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Recovery, Draghi: “La nostra economia crescerà di oltre il 4%; Green Pass scaricato da 5 milioni di italiani”

Il premier è intervenuto in Parlamento alla vigilia del Consiglio Europeo del 24 e 25 giugno

Dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, arriva una spinta a riprendere fiducia nella ripartenza economica e sociale dell’Italia. Il premier si è recato, oggi 23 giugno, prima alla Camera dei Deputati e poi al Senato per un’informativa sulla situazione del nostro Paese alla vigilia del Consiglio Europeo del 24 e 25 giugno.

Previsioni rosee

La situazione economica europea e italiana è in forte miglioramento – ha dichiarato – Secondo le proiezioni della Commissione europea, nel 2021 e nel 2022 l’Italia crescerà rispettivamente del 4,2% e del 4,4%, come il resto dell’Unione europea.” Tuttavia, ha puntualizzato, “molti degli indicatori che abbiamo a disposizione ci indicano che la ripresa probabilmente sarà ancora più sostenuta“. “La fiducia, insomma, sta tornando” ha sottolineato il premier.

In attesa dei primi 25 miliardi

Le settimane che ci attendono saranno caratterizzate dall’afflusso delle prime risorse del piano Next Generation Eu. Il Recovery fund costituirà il vero volano della ripresa economica e l’Italia riceverà entro luglio 25 miliardi di euro di finanziamenti. Ovvero la prima tranche dei quasi 200 miliardi assegnati al nostro Paese fino al 2026. A suggellare l’intesa è stata, ieri 22 giugno, la presentazione a Roma della “pagella” al Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) del governo Draghi da parte di Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione europea ha incontrato Mario Draghi a Cinecittà, il “palcoscenico” scelto dal governo per ospitare la cerimonia con la quale Il Pnrr ha ricevuto la promozione della Ue a pieni voti. “Dovremo lavorare in modo duro – ha detto von der Leyen – La Commissione sarà accanto a voi passo passo. Un’Italia più forte rende l’Europa più forte“.

Successo per il Green Pass

Ma non ci sono soltanto le risorse del Recovery a incoraggiare il nostro Paese sulla strada della ripresa. In Parlamento Draghi ha evidenziato anche altri dati. “Per quanto riguarda il certificato verde italiano – ha dichiarato in Senato – il 17 giugno è stato firmato il Dpcm che definisce le modalità di rilascio. Il ministro Speranza mi ha comunicato poco fa che più di cinque milioni di cittadini hanno già scaricato il certificato di vaccinazione“. Si tratta, come è noto, del cosiddetto Green Pass italiano che, dal 1 luglio, sarà valido per i viaggi all’estero in tutti i Paesi dell’Unione europea.

Viaggi e spostamenti più facili

È operativa in Italia la piattaforma informatica di rilascio della certificazione” ha quindi specificato il premier nella sua informativa. Il Green Pass “facilita la partecipazione ad alcune tipologie di eventi – ha detto ancora Draghi – e gli spostamenti tra regioni, in caso di peggioramento del quadro epidemiologico. Dal primo luglio, la certificazione sarà valida anche come certificato verde europeo, per poter viaggiare” all’interno della Ue senza le attuali restrizioni. Proprio il Green Pass italiano, ha sottolineato Draghi, è il segno di un Paese che vuole ripartire subito. Più forte di prima.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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