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I colori delle regioni dal 3 maggio, Sardegna e Puglia sperano: chi può cambiare e perché

Il 30 aprile il primo monitoraggio dopo le riaperture dell'inizio della settimana

Cresce l’attesa per i possibili cambi dei colori delle regioni, in base ai dati del monitoraggio settimanale di domani, venerdì 30 aprile. La cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni analizzerà l’evoluzione dell’epidemia di Coronavirus e fornirà al ministro della Salute Roberto Speranza il report da cui deriveranno le relative ordinanze. Pochi i cambi previsti, dopo il pieno di regioni gialle la scorsa settimana. Si tratta del primo cambio di colori dopo la parziale riapertura del 26 aprile che ha dato un po’ di fiato agli italiani stressati dalle restrizioni anti Covid.

Le regioni in bilico

Ricordiamo che servono almeno 14 giorni con dati migliori per sperare in un passaggio di fascia più clemente. Da tenere sott’occhio è l’incidenza settimanale, cioè il numero dei casi per 100mila abitanti. Piuttosto alta in Valle d’Aosta (247) che quindi potrebbe passare in zona rossa. La Sardegna potrebbe invece passare in arancione (l’incidenza è di 108 casi) e la Puglia in giallo. Importante anche l’indice Rt nazionale che la scorsa settimana era sceso ancora, raggiungendo quota 0.81 rispetto allo 0.85 dei sette giorni precedenti.

Le “gialle” confermate

Dovrebbero essere confermate, dopo una settimana di ulteriore seppur lenta discesa dei contagi, tutte le regioni in giallo: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, PA Bolzano, PA Trento, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto. Al momento le cinque regioni in arancione sono invece Basilicata (rischio moderato), Calabria (rischio alto), Sicilia (rischio moderato), Valle d’Aosta (rischio moderato) e Puglia (rischio moderato).

Sardegna

Spera nell’arancione la Sardegna, unica regione condannata alle ferree restrizioni del rosso nonostante numeri confortanti (l’Rt era sceso sotto l’1). Il 28 aprile ci sono 264 nuovi casi di positività al Coronavirus e due decessi, mentre si tenta un’accelerata sul fronte dei vaccini. La regione è reduce da tre settimane di zona rossa. I dati in realtà erano da arancione già la scorsa settimana. Se lo fossero, come probabile, anche nel report di domani 30 aprile la promozione in arancione è scontata.

Puglia e Valle d’Aosta

La Puglia potrebbe abbandonare l’arancione per il giallo. Dagli ultimi dati emerge che nella regione continua il calo dei pazienti Covid ricoverati e si abbassa la pressione sugli ospedali, pur restando ancora ad alti livelli. I positivi al Coronavirus che sono assistiti nelle strutture sanitarie sono oggi 1.916, dopo che per diverse settimane il livello si è mantenuto sopra i 2.100 ricoveri. La Valle d’Aosta potrebbe passare in zona rossa, visti i suoi numeri preoccupanti soprattutto in termini di incidenza, 247 casi per centomila, a un soffio dalla soglia dei 250 che fa scattare il rosso in automatico.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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