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Conte arringa il Movimento: “Le 5 stelle vanno mantenute ma dobbiamo cambiare molto”

Il nuovo leader chiama al rinnovamento tramite una carta dei principi

Fine settimana d’intenso lavoro per l’ex premier Giuseppe Conte. In videoconferenza con i deputati del Movimento Cinque Stelle, il leader in pectore ha messo alcuni punti fermi e fissato paletti intorno ai quali rifondare – di fatto – una forza politica che è in affanno.

“Una nuova carta dei valori”

“È fondamentale definire chi siamo” dice Conte ai parlamentari, secondo quanto riporta Adnkronos. “Le questioni poste sono fondamentali se vogliamo rifondare, rigenerare l’azione del Movimento. Siamo al terzo governo sostenuto dal M5S, è fondamentale definire chi siamo. Una carta dei principi e dei valori è essenziale”. A introdurre l’assemblea il capo reggente M5S, Vito Crimi, con i 5 punti inviati (le Linee guida per il Neo-Movimento), che – ha detto – costituiscono una traccia di discussione. “Dobbiamo scrivere una carta dei principi e dei valori nuova per definire chi siamo”, ha spiegato Crimi.

Una struttura “light”

“Le 5 Stelle vanno mantenute ma noi dobbiamo evolverci su temi nuovi, ha detto ancora Conte. Per l’ex premier il Neo-Movimento deve aprirsi ai territori: “Dobbiamo restituire entusiasmo e trarre entusiasmo”. “Movimento o partito? A noi le classificazioni non importano un fico secco ma dobbiamo strutturarci bene a partire dai territori”, ha poi sottolineato. Il Neo-Movimento, ha spiegato Conte, avrà una struttura “light”. L’ex premier ha inoltre messo a disposizione dei parlamentari un indirizzo e-mail dove far pervenire le loro considerazioni sul tema della rifondazione del Movimento 5 Selle. “Una formazione continua è indispensabile ma dobbiamo essere capaci di guardare al futuro dei prossimi 30 anni“, ha detto ancora.

“Chiediamo fiducia reciproca”

Bene l’intervento di Grillo sul no all’abolizione del vincolo dei due mandati – avrebbe detto il deputato Angelo Tofalo nel suo intervento all’assemblea con Conte, secondo il sito di Repubblica -. Il Centro di formazione potrà essere anche il luogo dove, chi ha concluso i 2 mandati, avrà modo di trasferire le proprie esperienze ai nuovi”. E l’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, rivolgendosi a Conte dice: “Noi ci fidiamo di te ma tu fidati di noi”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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