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Draghi: “Riapre la scuola fino alla prima media”. Sui sanitari no vax: “Interverremo con una norma”

Il premier annuncia le novità per l'Italia dalla prossima settimana

“Riapertura della scuola fino alla prima media”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa, nel primo pomeriggio di oggi 26 marzo. “Le scuole riaprono fino alla prima media – ha dichiarato -, il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato. La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media”. “La scuola è un punto di contagio limitato solo in presenza di altre restrizioni. Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l’attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio”, spiega il premier.

Vaccini, restrizioni all’export

Noi per primi abbiamo proposto” il tema delle restrizioni all’export di vaccini anti Covid nei Paesi extra-Ue. “Ora purtroppo è un tema all’attenzione di tutti”. “Mi riservo di esaminare la parte giuridica degli ultimi contratti. Confermo quanto detto: c’è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti”.

I no vax negli ospedali

E diventa scottante il tema dei sanitari che non intendono vaccinarsi contro il Coronavirus. “Il governo intende intervenire – ha precisato Draghi -: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con i malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo”.

I rapporti con l’America di Biden

“L’intervento di Biden è stato molto importante, ha veramente portato aria nuova, fresca nei rapporti Stati Uniti-Ue”. “Biden ha riaffermato che il pilastro della politica estera americana è l’Unione europea. Un tempo si diceva gli Usa guardano all’est, all’Asia, erano in posizione equidistante. Oggi no, c’è un solo alleato fondamentale ed è la Ue”.

Speranza: “L’indice Rt è in calo”

“Sono state effettuate 246mila somministrazioni nella giornata di ieri 25 marzo. Per il secondo trimestre arriveranno almeno 50 milioni di dosi e per il terzo trimestre almeno 80 milioni – ha detto il ministro Roberto Speranza in conferenza stampa con Draghi -. Le misure ci hanno consentito di verificare i primissimi segnali di rallentamento del contagio. Oggi l’indice Rt segna 1.08, la settimana passata 1.16 ed erano diverse settimane che cresceva. Il tasso di incidenza è sceso sotto i 250 nuovi casi ogni 100mila abitanti. C’è ancora una situazione delicata che va seguita con la massima attenzione ma possiamo consentirci in un quadro prudenziale una scelta di apertura della scuola”

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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