Primo piano

Covid: vaccinazioni in palestre e palazzetti. Scuola: riapertura dopo Pasqua con tamponi a tutti

Si va verso la proroga delle zone rosse e arancioni fino a maggio

Si delinea in concreto il piano del governo Draghi per accelerare la campagna vaccinale anti Covid. Una serie di Punti straordinari, all’interno di palestre, palazzetti e parcheggi di supermercati, al ritmo di 672 vaccinazioni al giorno nelle strutture più grandi. Con 8 linee di somministrazione, aperte per 12 ore: qui ogni cittadino potrà essere immunizzato in dieci minuti. Ma l’Italia resterà arancione e rossa anche dopo Pasqua. Le scuole riapriranno, almeno in parte. Tamponi all’ingresso anche per i bambini.

Italia ancora in zona rossa

Con 3.700 persone ricoverate in terapia intensiva e i numeri ancora alti di nuovi contagiati e vittime, dopo dieci giorni di chiusura, la riapertura dopo Pasqua riguarderà soltanto le scuole. Il piano è stato già messo a punto, anche grazie alla collaborazione con il ministero della Difesa. Regole rigide per riportare la didattica a distanza al 50 % in fascia arancione. Lezioni in presenza per materne ed elementari in fascia rossa. Tutto il resto dovrà attendere.

Vaccinazioni di massa

Le linee di indirizzo organizzativo e strutturale dei punti vaccinali saranno illustrate nelle prossime ore ai governatori. Il documento del governo non è vincolante ma ha lo scopo di “suggerire un modello organizzativo e funzionale omogeno”. Da “attivare per accelerare e disseminare la capacità vaccinale anti Covid-19 in tutte le Regioni e Province Autonome”. L’obiettivo è che “possa essere di riferimento per l’incremento della capacità vaccinale sul territorio”.

I Punti vaccinali territoriali

Si chiamano Punti vaccinali territoriali straordinari (Pvts) i nuovi centri in cui tanti italiani si recheranno per vaccinarsi. In quelli maggiori sono previsti due o più medici, cinque o più linee vaccinali con assistenti sanitari, farmacisti e infermieri. Ci saranno inoltre almeno due operatori sanitari, due “amministrativi” e due volontari. In questo tipo di strutture, che dovranno avere spazi di almeno 300 metri quadri, nel caso di otto linee al lavoro si prevedono 56 vaccinazioni all’ora, 672 in 12 ore, 4.704 in una settimana e 18.816 al mese. Nei Pvts minori o mobili, nel caso di quattro linee al lavoro, i numeri sono più bassi (rispettivamente 24, 288, 2.016 e 8.064).

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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