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Speravo de morì prima, Totti e Spalletti di nuovo contro e la serie divide i fan

Disponibili on demand, i primi due episodi hanno ricevuto alcune critiche sui social

Speravo de morì prima è prossima al debutto su Sky Atlantic. La serie, che uscirà domani venerdì 19 marzo, è tuttavia già disponibile on demand con i primi due episodi. Lo show, come sappiamo, ripercorre gli ultimi anni di carriera dell’intramontabile Capitano Giallorosso Francesco Totti. Particolare importanza ha assunto, dunque, anche il conflitto che in quel periodo si era instaurato con l’allenatore Luciano Spalletti. E proprio i due personaggi, interpretati rispettivamente da Pietro Castellitto e Gianmarco Tognazzi, sono stati al centro del dibattito social.

Speravo de morì prima, il conflitto tra Totti e Spalletti ci riporta indietro col tempo: la serie divide i fan

La visione dei primi due episodi di Speravo de morì prima ha riportato indietro il tempo, tra il 2016-2017. Questo biennio ha segnato infatti l’ultimo periodo dell’attività calcistica di Francesco Totti, l’indimenticabile maglietta numero 10. Era perciò doveroso che lo show ripercorresse il rapporto tra il Capitano e l’ex allenatore, Spalletti. Non tanto da un punto di vista prettamente professionale, quanto anche da un’ottica anche più privata, mostrando due uomini prima legatissimi e, in seguito, lontanissimi.

Tuttavia, nonostante la grande attesa, in molti hanno avuto da ridire sui primi episodi rilasciati. In particolar mondo, oggetto delle critiche è stata l’interpretazione di Pietro Castellitto nei panni di Totti. Se, in effetti, a Gianmarco Tognazzi è stato riconosciuto il merito di somigliare a Spalletti, lo stesso per gli spettatori non si può dire di Castellitto, che ha letteralmente diviso il web. Tra chi ha scritto: “È riuscito comunque a rappresentare l’essenza del Capitano” e “Totti è unico e non meritava di essere interpretato da qualcun altro“, un dato è lampante: Speravo de morì prima ha attirato l’attenzione.

D’altronde era inevitabile che ciò avvenisse, comprese le critiche e, al contempo, le lodi ricevute. È questo in fondo il rischio che si corre nel portare sullo schermo qualcosa riconosciuto a livello unanime come “intoccabile”. “Di Capitano ce n’è solo uno“- hanno difatti tuonato molti tra i tifosi Giallorossi. E Speravo de morì prima vuole restituire un omaggio proprio all’emozione che il Capitano continua a suscitare, anche se ormai non lo vediamo più sfrecciare sul campo. E chissà che, con le prossime puntate, anche i più restìi non si ricredano.

Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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