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Il 18 marzo: oggi la prima Giornata nazionale delle vittime del Covid. L’omaggio di Draghi a Bergamo

"Lo Stato c'è e ci sarà - ha detto il premier -. La campagna vaccinale prosegue qualunque sia la decisione dell'Ema su AstraZeneca"

Ore 11:45 – “Oggi è una giornata piena di tristezza ma anche piena di speranza. Vorrei che tutti mi sentiste vicino. Lo Stato c’è e ci sarà. Non possiamo abbracciarci ma dobbiamo sentirci tutti più uniti – ha detto il premier Draghi nel suo messaggio dal Bosco della Memoria di Bergamo -. In questa città non vi è nessuno che non abbia avuto qualcuno colpito dal virus. Cari bergamaschi avete vissuto giorni terribili. Una su tutte è l’immagine indelebile: la colonna di camion militari carichi di bare. Questo luogo è simbolo del dolore di un’intera nazione, come ha già testimoniato il presidente della Repubblica lo scorso 28 giugno. Impegno solenne: non accadrà più che le persone fragili siano lasciate. Siamo qui per celebrare la memoria, perché il ricordo di quello che è accaduto non si appanni. Ricordare ci aiuta a fare buone scelte.

“Tanti gli operatori del bene”

Tanti i magnifici esempi degli operatori del bene. Vorrei ricordare gli operatori dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, esempio di dedizione spesso pagato con la vita. Il miracolo dell’ospedale da campo allestito in pochi giorni qui a Bergamo e sostenuto dalla grande generosità. Nel suo libro il sindaco Gori ricorda anche i mille volontari, i nuovi “Mille di Bergamo”. In tutta Italia sono tante le persone simbolo. In questa terra Don Fausto Resmini, il prete degli ultimi. Tra i sindaci storici di questa comunità rivolgo un pensiero a Piero Busi. E a Giorgio Vallotti. Maddalena Passera, deceduta a 67 anni, medica anestesista. Diego Bianco, della Soreu. L’appuntato scelto Claudio Polzoni. Con loro ricordiamo tutte le vittime e ci stringiamo a loro.

“La campagna vaccinale prosegue”

La sospensione di AstraZeneca è temporanea e precauzionale – ha scandito il presidente del Consiglio -. Qualunque sia la decisione dell’Ema, la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità. Sono qui per dirvi grazie e per impegnarmi a ricostruire senza dimenticare.”

Ore 11:30 – Si sta svolgendo a Bergamo la cerimonia di inaugurazione del Bosco della Memoria. “Per ricordare le vittime del Covid – ha detto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, abbiamo scelto di non realizzare un monumento ma di piantare alberi, perché gli alberi respirano e sono una manifestazione di vita”.

Aggiornamento ore 11.00 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha deposto una corona di fiori in memoria delle vittime del Covid al cimitero di Bergamo. Lo stesso dove un anno fa non c’era più spazio per le sepolture, tanto che i camion militari dovettero trasportare altrove centinaia di bare per la cremazione.

Bandiere a mezz’asta in segno di lutto e un minuto di silenzio in tutta Italia. Così oggi 18 marzo si celebra la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime di Covid. A oggi, dopo 12 mesi di pandemia le vittime del Coronavirus hanno superato le 103mila unità.

Il premier Mario Draghi a Bergamo

La commemorazione è stata istituita con l’approvazione definitiva da parte del Senato. Il presidente del Consiglio Mario Draghi parteciperà alla cerimonia di Bergamo, la città più colpita nella prima ondata. Alle ore 11 le autorità deporranno una corona di fiori al Cimitero monumentale della città. Alle ore 11.15, al Parco Martin Lutero alla Trucca, si svolgerà l’inaugurazione del Bosco della Memoria con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi. Durante la commemorazione sono previsti saluti e interventi istituzionali.

Quel giorno di un anno fa

Il 18 marzo 2020 è un giorno indelebile nella memoria degli italiani. Un anno fa una colonna di mezzi dell’esercito lasciava Bergamo con le bare delle vittime di Covid (nella foto in alto). Il cimitero della città orobica era al collasso e le salme andavano trasportate nei forni crematori delle regioni circostanti. Il via libera alla prima Giornata nazionale in memoria delle vittime di Covid è arrivato dalla commissione Affari costituzionali del Senato che ha approvato all’unanimità il ddl di cinque articoli sulla sua istituzione.

Il messaggio di Giuseppe Conte

“Esattamente un anno fa questa fotografia, scattata da un balcone di Bergamo, si diffuse rapidamente in tutto il mondo, divenendo la tragica icona del nostro lutto nazionale – ha scritto su Facebook l’allora premier Giuseppe Conte -. I camion militari che trasportavano fuori città centinaia di bare delle vittime della prima, grande ondata di Covid-19, ci costrinsero a misurarci con una ferita destinata ad aprire uno squarcio di dolore senza fine nella nostra comunità nazionale.” “Sono stati giorni terribili – sottolinea Conte -. Il grande senso di responsabilità e la necessità di rimanere lucidi e reattivi ci hanno dato la forza per affrontare questa grande sofferenza collettiva.”

“Pronti alla speranza e al riscatto”

“L’adesione dei cittadini allo slancio unitario di protezione dei più fragili ci ha consentito di non rimanere sopraffatti nel momento più duro della nostra storia più recente.” “Oggi è la Giornata nazionale dedicata alle vittime di questa pandemia.” “Il ricordo di tante vite spezzate – conclude Conte -, il dolore per tanti affetti perduti ci deve ora trasmettere la forza per vincere questa sfida. Abbiamo dimostrato di essere una grande comunità nei giorni del dolore. Dimostreremo di esserlo anche nei giorni della speranza e del riscatto. Li attendiamo presto.”

L’incoraggiamento di Mattarella agli italiani

Bandiere a mezz’asta al Quirinale in segno di lutto. Mattarella ha promulgato oggi la legge che istituisce la Giornata del 18 marzo: ogni anno si celebrerà la ricorrenza in memoria delle vittime del Covid. “L’Italia ha dimostrato di essere una comunità capace di risollevarsi” dalla catastrofe della pandemia, aveva detto già ieri 17 marzo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione”. Così infatti il capo dello Stato aveva salutato il 160º anniversario dell’Unità d’Italia. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini”, aveva sottolineato Mattarella. Lo scorso anno fu proprio il presidente a recarsi in visita in Lombardia, nelle zone più colpite dal virus, quando i vaccini erano ancora lontani.

Virginia Raggi al Campidoglio

“Oggi #18marzo è la prima #GiornataNazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus – ha scritto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, su Twitter -. In piazza del Campidoglio abbiamo osservato un minuto di silenzio per ricordare chi ha perso la vita per colpa di questa terribile pandemia. Siamo vicini alle loro famiglie.”

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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