Sport

Valentina Vezzali sottosegretaria allo Sport, una vita nella scherma

Sei volte campionessa olimpica e 13 volte sul tetto del mondo

Adesso è ufficiale: è la mitica ex campionessa olimpica di scherma Valentina Vezzali il sottosegretario allo Sport del governo. Mancava ancora questa nomina nell’ambito dell’esecutivo presieduto da Mario Draghi. Per Vezzali questo è il coronamento di una carriera che da tempo ha intrapreso la via della politica militante. Sul piano sportivo, a 47 anni Vezzali è la donna più medagliata di tutto lo sport azzurro. E può dire di aver vissuto tante vite, in un certo senso.

Trofei da record assoluto

La bacheca della sua casa a Jesi, nelle Marche, è carica di trofei. Sei volte olimpionica, 13 volte campionessa del mondo. Poi un argento e due bronzi ai Giochi, sei argenti e quattro bronzi Mondiali. Molti dei quali conquistati contro le sue compagne di stanza, in uno sport dove l’Italia domina tra medaglie e piccole grande rivalità personali. Oltre i confini nazionali Vezzali è tra le atlete olimpiche più longeve. La prima volta sul podio fu ad Atlanta ’96, l’ultima a Londra nel 2012.

Icona dello sport mondiale

È tra i cinque atleti al mondo a esser salita sul podio per cinque edizioni olimpiche di seguito. E tra i sei ad aver vinto l’oro della sua specialità per tre volte di fila. Un’icona dello sport mondiale, insomma, alla quale il Comitato olimpico internazionale chiese di donare la tuta del terzo oro vinto a Pechino per esporla nel suo museo di Losanna. Tra le scarpette di Carl Lewis e i pantaloncini di Sotomayor. Nel 2009 aveva bucato il video anche dalla tv, a Ballando con le stelle, e con Sport e Salute si è messa a disposizione col progetto “Legend” per diffondere lo sport in progetti sociali, lei che col gruppo Fiamme Oro di cui fa parte si occupa dei giovani. La vocazione all’impegno era sfociata nel seggio da deputata ottenuto con la Lista Civica di Monti. In Parlamento è rimasta dal 2013 al 2018. Ora il nuovo ruolo di sottosegretaria che le darà la possibilità di agire per il bene di ogni disciplina sportiva.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio