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Champions League: Juventus-Porto, sfida senza appello per Ronaldo e compagni

Battere i portoghesi e passare ai quarti è il solo obiettivo accettabile

“È come fosse una finale anche per il Porto. Serve ribaltare il risultato negativo, è una gara aperta e serve lucidità nel gestire la partita”. Così il tecnico della Juventus, Andrea Pirlo, presenta la sfida del ritorno degli ottavi di Champions League. La partita si giocherà stasera 9 marzo e la si potrà vedere su Canale 5 alle 21. “Io lavoro giorno dopo giorno sapendo qual è il mio progetto – ha aggiunto l’allenatore bianconero -, ma è decisiva per la Champions”.

Ronaldo carta vincente

Cristiano Ronaldo è carico, ha riposato in questi giorni e ha seguito un programma specifico dalla sfida contro lo Spezia in poi. E quando ci sono queste gare, non vede l’ora di giocarle – ha sottolineato ancora Pirlo -. Queste sono le sue partite, lo ha sempre dimostrato in questi anni”. Si sa, del resto, vincere è l’unica cosa che conta. Almeno in casa Juventus è sempre stato così e dovrà continuare ad essere proprio così.

Un risultato da ribaltare

Cominciando da questa sera contro il Porto. I bianconeri proveranno a ribaltare il risultato di tre settimane fa maturato allo stadio Do Dragao (2-1 per il Porto). Per vincere e approdare ai quarti di finale di Champions League ci vorrà la migliore Juve degli ultimi tempi, quella vista contro la Lazio in campionato, ad esempio. Qualcosa, insomma, di lontanissimo – nel bene – dalla squadra messa ko per 2-1 dagli uomini di Sergio Conceicao in Portogallo all’andata.

Bonucci rientra in difesa

Certo, i portoghesi si sono dimostrati capaci e caparbi in questa fase della Champions. Hanno, infatti, perso una sola gara, quella contro il Manchester City. Dettaglio certo non da poco. Anche perché i bianconeri non avranno a disposizione Danilo, Dybala e Bentacurt. Con lo scudetto che viaggia a gonfie vele verso Milano, sponda Inter, l’obiettivo stagionale principale resta sempre la coppa, la Champions. Pirlo potrà contare sul solito Cristiano Ronaldo che nelle difficoltà si sa esaltare come pochi. Ma anche su Morata che piano piano va verso la forma migliore. E su Chiesa nel suo momento top. Poi c’è Bonucci, che rientra al centro della difesa, e che, con tutta probabilità, sarà affiancato da Demiral.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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