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Governo Draghi: sì da M5S su Rousseau, Di Battista lascia. Covid: cambiano i colori delle regioni

Nell'arco delle prossime ore il premier incaricato potrebbe salire al Quirinale

Il Movimento 5 Stelle sosterrà il governo. Lo ha deciso il 59,3% degli iscritti alla piattaforma Rousseau (44.177). Tra stasera 12 febbraio e domenica 14 Draghi potrebbe salire al Quirinale, sciogliere la riserva e dar vita al suo esecutivo. Alessandro Di Battista, fortemente contrario, annuncia il suo addio a M5S. Oggi il monitoraggio settimanale della pandemia di Covid: scatteranno dal fine settimana nuovi cambi di colore per le regioni.

Spaccatura nel Movimento

In tutto le persone che hanno espresso la preferenza su Rousseau sono state 74.537. Poco meno di 120mila gli aventi diritto. Secondo Luigi Di Maio, gli iscritti M5s hanno dimostrato “coraggio e maturità”. Ma Alessandro Di Battista, il carismatico leader romano, non ci sta. E ha già annunciato che lascerà i pentastellati. Su cui aleggia ormai lo spettro della scissione. Conferma dell’appoggio a Draghi anche dalla Direzione del Pd. “In Parlamento su alcuni temi caldi ci sarà una maggioranza più orientata verso centrodestra”, secondo Salvini.

Casaleggio: “Noi veri democratici”

“Sono molto contento che, anche questa volta, siamo riusciti a fare sintesi della volontà del Movimento 5 Stelle con la piattaforma Rousseau, a fare esprimere migliaia di persone sulla volontà di far partire questo governo”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione Rousseau, Davide Casaleggio. “È qualcosa che succede solo con il M5s in Italia – ha aggiunto -. In altri partiti lo decidono 4 o 5 persone”.

Zona gialla, arancione e rossa

Fra gli italiani intanto sale l’attesa per il consueto monitoraggio settimanale sui dati del Covid da parte della cabina di regia che potrebbe ridisegnare la mappa delle zone più o meno a rischio. Con il passaggio in giallo della Puglia sono intanto 17 le regioni, più la provincia autonoma di Trento, a poter godere di regole meno stringenti. Comprese Lazio e Veneto che oggi dovrebbero veder confermata la permanenza nella fascia soft grazie all’indice Rt sotto 1. E, con un Rt inferiore a 1, in giallo potrebbe passare anche la Sicilia. Rischio arancione, invece, per Toscana e Abruzzo e zona rossa dietro l’angolo per l’Umbria: a preoccupare sono infatti le varianti del virus in circolo sui rispettivi territori.

Stop spostamenti fino al 5 marzo

Lo spostamento tra le regioni, anche gialle, sarà vietato fino al 5 marzo, anticipa il Corriere della Sera. Torna a salire, infatti, la curva epidemica e il governo uscente approverà questa mattina 12 febbraio un decreto che proroga la misura. Una scelta condivisa con il Quirinale. Lo scopo è di impedire che nelle prossime settimane ci sia un “liberi tutti”. In pratica si è scelto di allineare le restrizioni fino alla scadenza del Dpcm, la prima settimana di marzo. Spetterà poi al nuovo governo stabilire quali settori possano riaprire. Una decisione che riguarderà tra l’altro i ristoranti e i bar, le palestre, le piscine e gli impianti sportivi, i cinema e i teatri.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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