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Calcio, Gattuso: “De Laurentiis? Sono deluso”. Sci, frattura per Goggia: addio ai Mondiali di Cortina

L'allenatore del Napoli amareggiato per le voci sull'esonero

Dopo il successo sul Parma per 2-0 allo stadio Maradona si riaccende in casa Napoli la polemica sul destino dell’allenatore. Questa volta però è Rino Gattuso che si toglie qualche sassolino dalla scarpa. E non risparmia nessuno, neppure il patron Aurelio De Laurentiis.

Il rammarico di Rino

Con De Laurentiis c’è sempre stato un bel rapporto – dichiara Gattuso nel dopo partita -, ma non posso negare che dopo gli ultimi 15-20 giorni un po’ di delusione per tutto quello che è successo c’è”. A cosa si riferisce il mister azzurro? L’allenatore calabrese prima fa i complimenti ai suoi e dice subito di aver molto apprezzato il modo con il quale i giocatori del Napoli hanno condotto la gara contro il Parma. Poi però ricorda a tutti che da mesi la sua squadra dispone del solo Petagna in attacco. E infine chiarisce il suo pensiero sul momento difficile che lui stesso sta vivendo. Riserva bordate, sia pure senza mai citare nessuno in maniera specifica, ai tifosi, alla stampa e perfino, appunto, ad Aurelio De Laurentiis.

“Mi prendo schiaffi da tutti…”

“Qua – aggiunge l’allenatore calabrese – sto prendendo schiaffi a destra e a manca tutti i giorni. Sembra che siamo penultimi in classifica. Siccome si smanetta tanto, io non leggo nulla. Magari perdo con l’Atalanta e a Genova e sono di nuovo in discussione, non si può lavorare così”. “Questa tarantella è iniziata da un mese e mezzo. Sento dire che sono un maleducato, che sono incapace, che sto morendo e non posso più allenare. Io non sono legato ai contratti, ma alle mie emozioni. Credo nel lavoro, io sono fatto così. Mi sento a mio agio quando sono a Castel Volturno coi miei giocatori. Non mi sento a mio agio con quello che sta succedendo, l’aria che si respira non mi piace”.

“La mia vicenda gestita male”

Sul suo rapporto con il presidente De Laurentiis, Gattuso chiarisce: “Non mi ha fatto mai mancare nulla, gli ho chiesto Bakayoko e l’ha preso. Mi chiedete se sono rimasto deluso per le voci di altri allenatori contattati? Questa cosa è stata gestita male. Perché io non mi sono permesso, anche se non ho firmato, di andare – e qualche squadra mi ha chiamato – e di sedermi a un tavolino. Ho fatto la persona corretta, ho allenato e non sono andato da nessuna parte. C’era qualche appuntamento e non mi sono presentato, ho fatto la persona corretta come penso di essere”.

Goggia, che rabbia: stagione finita

Da un personaggio assoluto del calcio come Gattuso alla protagonista dello sci azzurro in questo momento. E parliamo di Sofia Goggia. Niente Mondiali e stagione finita per lei: il peggiore degli incubi si è avverato. Goggia è caduta e ha riportato la frattura composta del piatto tibiale laterale del ginocchio destro. Non ci sarebbe bisogno di intervento chirurgico, secondo i primi accertamenti. Ma Sofia deve osservare assoluto riposo, e fare un’adeguata fisioterapia, per 45 giorni. Goggia è rimasta vittima di una caduta sulla pista di rientro che portava a valle le concorrenti del supergigante femminile annullato sulla pista di Garmisch a causa della nebbia.

Tutti gli infortuni di Sofia

A questo punto la campionessa bergamasca non prenderà parte ai Mondiali di Cortina d’Ampezzo che partiranno lunedì 8 febbraio. Nel corso della carriera Sofia ha subito più volte infortuni pesanti. A cominciare dal 2010, quando si ruppe in tempi diversi i legamenti crociati di entrambe le ginocchia. Rientrata all’attività agonistica, nel febbraio del 2012 si procurò uno stiramento ai legamenti collaterali di entrambe le ginocchia e una frattura del piatto tibiale della gamba destra. Nel 2014 toccò al legamento crociato del ginocchio destro. Nell’ottobre del 2018 si fratturò il malleolo peroneale della gamba destra nel corso di un allenamento a Hintertux, nel febbraio 2020 una frattura scomposta al radio del braccio sinistro, sempre sulla pista di Garmisch, pose fine anzitempo alla sua stagione di competizione.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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