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Calcio: Supercoppa alla Juve, la Roma pensa ad Allegri. Real Madrid: finisce il ciclo Zidane?

Dall'Italia alla Spagna fra trofei conquistati e panchine che scottano

La Juventus ha conquistato la nona Supercoppa italiana della sua storia. Al Mapei Stadium i bianconeri hanno sconfitto il Napoli reduce dalla stravittoria in campionato sulla Fiorentina con un “cappotto” da 6-0. Ma nulla gli azzurri hanno potuto contro i bianconeri, anche a causa di un Ronaldo super che ha siglato la sua rete numero 760. Il gol allo scadere di Morata ha chiuso il cerchio (2-0).

La “vecchia Signora” non perdona

Ma Aurelio De Laurentiis non infierisce, anzi difende a spada tratta il suo Napoli che sta attraversando una fase complicata: “Avete giocato da grandi”. Dopo una prima frazione convincente, gli uomini di Gattuso sono calati lasciando il timone del match completamente in mano bianconera. La “vecchia Signora” di solito non perdona. E si è visto. Detto, fatto: è arrivato il riscatto dopo il brutale ko con l’Inter. Per il Napoli, nel finale, Lorenzo Insigne ha sbagliato anche un calcio di rigore.

Roma pronta al cambio di passo

Fronte della capitale: le cose si complicano sulla panchina giallorossa. Paulo Fonseca ha ricevuto un ultimo anticipo di fiducia dai Friedkin. La proprietà gli dà, cioè, l’ultima chance: al prossimo match senza risultato positivo il portoghese rischia di saltare subito. Ma in caso di esonero chi potrebbe sostituirlo? Si pensa a Massimiliano Allegri. Ma non solo. In lizza anche Maurizio Sarri e Walter Mazzarri. E perfino Luciano Spalletti, per quello che sarebbe un ritorno clamoroso dopo la rottura con l’ambiente e con Totti. Comunque vada a finire si tratta di pezzi grossi. Allenatori che per portare avanti un progetto chiedono garanzie innanzitutto sul rinnovamento della squadra con innesti forti.

Qui Madrid: in gioco il futuro del Real

Dall’Italia alla Spagna, di grande squadra in grande squadra. Fa notizia l’indiscrezione circolata sul sito del quotidiano sportivo Marca secondo cui il ciclo di Zinedine Zidane al Real Madrid sarebbe al termine. C’è un fatto che stride: la clamorosa eliminazione del Real dalla Coppa del Re già ai sedicesimi. I madrileni si sono arresi al piccolo grande Alcoyano: un club di Segunda B, la serie C spagnola. Sì, avete capito bene. Una squadra di serie C ha eliminato il Real vincendo a sorpresa per 2-1 e con un uomo in meno. Marca sostiene che Zizou non ha nessuna intenzione di dimettersi. Non esclude un divorzio anticipato, invece, l’altro quotidiano madrileno AS secondo cui Zidane è “sull’orlo del precipizio”. A fine partita l’allenatore si è difeso, rifiutandosi di definire la sconfitta un “fallimento” e parlando semplicemente di “momento difficile”. Beh, ognuno lo chiama come vuole.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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