Primo piano

Covid, il piano del governo: “Ad aprile 13 milioni di vaccinati in Italia”

Il ministro Speranza puntualizza il progetto che porterà all'immunità di gregge

Oggi siamo a una svolta. Finalmente abbiamo l’arma per vincere la guerra“. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista alla Stampa il 28 dicembre. Affermazioni che danno l’idea di come il governo si stia attrezzando, almeno nelle intenzioni, per perseguire il vero obiettivo del Vax Day del 27 dicembre. Ossia l’attuazione del Piano vaccini che prevede entro l’estate 2021 il raggiungimento della cosiddetta “immunità di gregge”. Dobbiamo però “evitare che un pezzo di Paese profondo possa illudersi che abbiamo già vinto – ha aggiunto Speranza -. Sarebbe devastante”. Adesso però, con questa fine anno, arrivano notizie confortanti sul fronte dei nuovi vaccini oltre a quello del gruppo Pfizer-BioNtech.

In arrivo altri vaccini contro il coronavirus

Del vaccino protagonista di questa prima fase italiana ed europea, quello di Pfizer-BioNTech, sono previste 27 milioni di dosi: 8,8 nel primo trimestre 2021, 8,1 nel secondo trimestre, 10,1 nel terzo. Ma adesso c’è un’accelerazione dell’Ema (l’Agenzia europea del farmaco) per l’approvazione del vaccino dell’americana Moderna, il cui ok è previsto per il 6 gennaio. In questo modo in Italia potremo avere 10,8 milioni di dosi di vaccino Moderna: 1,4 nel primo trimestre, 4,7 nel secondo e altrettante nel terzo.

Da AstraZeneca a Sanofi

Ai circa 38 milioni di vaccini certi Pfizer e Moderna bisogna aggiungere quelli ulteriormente opzionati che l’Ue sta negoziando con le stesse due case farmaceutiche. E poi gli altri che arriveranno in approvazione. Per AstraZeneca, invece, sono già opzionate 40 milioni di dosi. Alla fine dei processi autorizzativi l’Italia potrà contare anche su 26,92 milioni di dosi per il contratto con Johnson&Johnson. C’è poi il contratto con Sanofi da 40,38 milioni di dosi. Quindi il contratto con CureVac da 30,28 milioni di dosi. In arrivo forse per l’estate anche il vaccino tutto italiano di Reithera in collaborazione con lo Spallanzani. Quest’ultimo è uno dei 65 vaccini in fase clinica che ha completato la prima fase.

Aprile 2021, lo step della Fase Uno

Perciò, ha precisato ancora il ministro Roberto Speranza, “se arriva subito al traguardo anche AstraZeneca, entro il primo trimestre si aggiungeranno altre 16 milioni di dosi“. Una quantità che corrisponde ad altre 8 milioni di persone vaccinate. Risultato finale: “L’Italia – sostiene Speranza – già dal primo aprile potrebbe avere 13 milioni di vaccinati, e così avremmo già raggiunto la Fase Uno, cioè quella che ci consente di avere il primo impatto epidemiologico”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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