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Covid, nuovo ceppo del virus in Inghilterra: Natale “cancellato” a Londra, l’Olanda blocca i voli

Lockdown nella capitale dopo che nel Paese si è balzati a 27mila casi in 24 ore

Fa paura la mutazione del coronavirus che si sta diffondendo con grande rapidità a Londra e nel sud-est dell’Inghilterra. La nuova variante del virus è già arrivata in Olanda. Il quotidiano De Telegraaf riferisce che le autorità hanno identificato un caso. Per evitare la diffusione del “nuovo” Sars-CoV-2 il governo di Amsterdam ha disposto lo stop dei voli dal Regno Unito a partire da oggi 20 dicembre e fino al primo gennaio.

Lockdown, l’annuncio di Johnson

Il premier britannico Boris Johnson, in una conferenza stampa a Downing Street, ha annunciato un lockdown duro da oggi 20 dicembre per la capitale Londra e le contee vicine. Si torna così allo slogan dello Stay at home, “restate a casa”, perché il rischio di ammalarsi sta salendo in modo esponenziale. Di fronte all’emergenza le autorità inglesi hanno subito avvertito l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Cambia ora il sistema di allerta inglese con la creazione di un nuovo livello ancora più grave, chiamato Tier 4 (che si aggiunge agli altri tre esistenti). Riguarderà direttamente milioni di persone residenti nella metropoli londinese così come in ampie zone meridionali e orientali del Paese.

A Natale chiusi in casa

Questo si traduce in un Natale di fatto “cancellato” per gli inglesi. I sudditi di sua maestà dovranno dimenticarsi l’allentamento delle restrizioni promesso nei giorni scorsi dal primo ministro. Non è la prima volta che, da quando è cominciata la pandemia di Sars-CoV-2, Boris Johnson è stato costretto a fare marcia indietro. Il premier ha sottolineato che sebbene la variante del virus si concentri nelle zone in Tier 4 (Londra e contee vicine) è tuttavia presente su tutto il territorio nazionale. “Bisogna quindi sacrificare questo Natale per poterne avere altri in futuro“, ha sottolineato. Consapevole, e lo ha detto più volte, di dover dare “col cuore pesante” indicazioni che sicuramente deluderanno i milioni di britannici desiderosi di festeggiare coi loro cari.

L’Oms: “Vigilanza costante”

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha fatto sapere di essere in “stretto contatto” con le autorità del Regno Unito. Per ciò che se ne sa adesso, la nuova variante mutata del virus del Covid che avrebbe una trasmissibilità molto maggiore. Quantificata al 70% in più. Lo ha precisato lo stesso primo ministro Johnson. In un tweet l’Oms scrive voler condividere le informazioni scientifiche con Londra e di essere impegnata a fornire tutti gli aggiornamenti agli altri Stati membri e alla pubblica opinione mondiale.

Quasi 30mila nuovi contagi

La variante del virus circola più rapidamente di quella precedente – ha dichiarato il premier Johnson -. Non ci sono prove di una maggiore letalità, o che causi patologie più gravi, neppure del fatto che il vaccino sia meno efficace”. Johnson ha però subito precisato che cosa intende per “trasmissibilità più rapida”. Si parla di un 70% in più rispetto alla variante sino a ora conosciuta e combattuta dai medici. Una percentuale che trova un riscontro nei numeri allarmanti dei contagi che il primo ministro ha comunicato. I contagi da Covid censiti nelle ultime 24 ore nel Regno sono stati oltre 27 mila, mentre le vittime sono salite a 534.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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