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Covid, Speranza in Senato: “Vaccino da gennaio, sarà gratis e non obbligatorio”

Informativa del ministro della Salute a Palazzo Madama

Importante informativa sull’emergenza Covid del ministro della Salute, Roberto Speranza. “Stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel – ha dichiarato il ministro il 2 dicembre al Senato -. I primi vaccini pronti da gennaio sono la svolta che aspettavamo”. La distribuzione del vaccino anti coronavirus “sarà centralizzata” e il vaccino sarà “gratuito per tutti gli italiani” ma, almeno per ora, non obbligatorio. “Al momento non è intenzione del governo introdurre l’obbligo di vaccinarsi contro il coronavirus”. “I vaccini ci saranno da gennaio – ha detto il ministro – e il Paese deve arrivarci con il Servizio sanitario preparato”.

Campagna vaccinale

La distribuzione avverrà con il coinvolgimento dell’esercito. Per i vaccini che necessitano di catena del freddo standard – la necessità di conservarli a temperature bassissime – ci sarà un sito nazionale di stoccaggio e siti territoriali. I vaccini con catena del freddo estrema saranno consegnati dalle aziende presso 300 punti vaccinali. Il confezionamento dei vaccini multidose richiede un numero di siringhe e diluente e il commissario straordinario Domenico Arcuri assicurerà materiale necessario. Il cuore della campagna vaccinale, secondo le previsioni, si svolgerà tra la prossima primavera e l’estate del 2021. Lo ha chiarito lo stesso ministro Speranza. In sostanza, prima si andrà per priorità, poi avverrà la campagna di massa.

Opzionate 202 milioni di dosi

A oggi sono state indicate due date da Ema (European Medicines Agency, l’agenzia europea per i farmaci). Si tratta del 29 dicembre per il vaccino Pfizer. E del 12 gennaio per Moderna. “Da queste aziende avremo 8 milioni di dosi (Pfizer) e 1,346mila dosi (Moderna)”, ha dichiarato Roberto Speranza. Il quale ha poi sottolineato che le trattative per l’acquisto dei vaccini con le singole case farmaceutiche avvengono a livello europeo. “Finora l’Italia – ha spiegato il ministro – ha opzionato 202 milioni di dosi”.

Misure a Natale e Capodanno

Quanto alle misure di contenimento del contagio durante le feste natalizie, il ministro ha ribadito il punto centrale del governo. “Dobbiamo disincentivare gli spostamenti tra regioni il 25 dicembre, il 26 e il primo gennaio e limitare anche gli spostamenti tra Comuni. Dobbiamo affrontare le feste con massima serietà se non vogliamo nuove chiusure a gennaio. Per le feste le limitazioni previste dovranno essere rafforzate anche nel quadro di un coordinamento europeo. Bisogna limitare il più possibile i contatti tra persone”. È inutile negarlo: siamo alla vigilia del nuovo Dpcm che il 3 dicembre il Consiglio dei ministri dovrebbe varare (è atteso che entri in vigore dal 4 dicembre) ma la prospettiva è chiara. Ci attendono festività natalizie sobrie. “Spartane” si potrebbe dire.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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