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Usa, Trump infuriato con la Fox: ora vuole il suo network personale

Il tycoon starebbe progettando una tv digitale a sua immagine e somiglianza

A 10 giorni dall’election day del 3 novembre che ha incoronato Joe Biden presidente degli Stati Uniti, Donald Trump non intende ancora riconoscere la vittoria del suo avversario. La battaglia legale sul riconteggio dei voti e i suffragi per posta è divenuta il suo vessillo. Il tycoon di New York sembra però vedere nemici ovunque. Perfino tra coloro che reputava “amici”.

I piani di The Donald

E se risponde al vero la massima “dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io”, questa sembra attagliarsi allo stato d’animo, particolarmente cupo secondo molti commentatori, dell’ex Commander in Chief. Dunque, come se non bastasse la lotta a colpi di ricorso già ingaggiata contro la Pennsylvania e altri Stati, ora Trump medita vendetta contro Fox News. Il cable channel del magnate di origine australiana Rupert Murdoch è entrato nell’occhio del ciclone perché non ha mai fatto propria fino in fondo la vena trumpiana sul “complotto” dei “brogli elettorali”. La reazione di “The Donald” non si è fatta attendere. Il miliardario presidente con il conto corrente in Cina – fu lo scoop del New York Times – vuole adesso creare una sua propria emittente televisiva digitale. Obiettivo: affondare Fox News, la rete tradizionalmente favorevole ai conservatori.

Le “colpe” di Fox News

Trump non sembra aver perdonato alla Fox quello che per lui è stato più di un errore, quasi un attacco personale da una rete “amica”. Ovvero assegnare l’Arizona al rivale Joe Biden, durante la notte dell’election day, con tre ore di anticipo sull’agenzia di stampa Associated press. L’Arizona è uno Stato tradizionalmente conservatore e, nelle ore febbrili dello spoglio, è diventata il primo Stato che passava di mano. Un segno che poteva essere letto come anticipatore della débacle del presidente uscente.

La vendetta è in corso…

Secondo quanto riportano i media americani, Jared Kushner, genero e consigliere di Trump, nonché marito della figlia Ivanka, telefonò addirittura al proprietario di Fox, il tycoon australiano Rupert Murdoch. E gli chiese di annullare l’assegnazione dell’Arizona proclamata dalla tv. Ma il desk politico dell’emittente tenne duro. Adesso arriva la vendetta. “Ha intenzione di distruggere Fox. Non ci sono dubbi”, ha detto una fonte ad Axios. Quest’ultima è una start up di giornalismo digitale che ha fondato 4 anni fa, e che amministra, Jim Vandehei, già tra i fondatori, nel 2006, di Politico: una delle testate giornalistiche più lette della Rete.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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