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Hotel Covid, cosa sono e dove si trovano: la mappa regione per regione

Dalla Lombardia alla Sicilia gli alberghi riconvertiti per le cure ai positivi

Il Covid sta saturando gli ospedali italiani. Riempiti di persone positive al virus che si stabilisce di ricoverare, anche non gravi. Saltano le operazioni programmate per altre patologie. Si cercano nuovi reparti e posti letto da adattare all’emergenza. La medicina del territorio è in difficoltà, oberata dalle continue richieste dei pazienti. E ci sono medici di base che seguono personalmente a domicilio decine di positivi al Covid. In questo quadro il virus lo si combatte anche in albergo. Quello che nei secoli scorsi si chiamava lazzeretto si chiama ora hotel. Covid Hotel.

Strutture sanitarie ad hoc

Sembra un paradosso ma non lo è. Come nel corso delle epidemie più crudeli si isolavano i malati contagiosi in alcune aree delle città per curarli meglio, così adesso l’Italia sta progettando strutture sanitarie ad hoc. Lì si collocano coloro che hanno contratto l’infezione dal coronavirus ma non necessitano di cure ospedaliere imminenti. Si tratta in sostanza di Covid negativizzati, positivi asintomatici o con pochi sintomi, e i loro contatti stretti. Dall’agenzia di stampa Agi arriva perciò una prima ricognizione completa. Un’analisi che fotografa le regioni del Belpaese che si stanno attrezzando in questo senso. Grazie anche ai numerosi alberghi che da diversi mesi sono rimasti spesso vuoti o semivuoti per la paralisi del turismo. E così si sono in parte reinventati aprendo piani e stanze.

Campania

A inizio ottobre il governatore Vincenzo De Luca aveva annunciato che la Regione era al lavoro su questo fronte, con l’obiettivo di decongestionare gli ospedali  Al momento l’unica struttura attiva risulta essere quella dell’Ospedale del mare di Napoli. A disposizione 84 stanze, tra singole e doppie, di cui 14 occupate. Nella Asl Napoli 2 Nord sono state bandite due gare per reperire strutture alberghiere da riconvertire.

Lazio

Nel Lazio sono una circa 15 gli alberghi che ospitano pazienti Covid nell’ultima fase della malattia prima della guarigione, scrive Agi. Si tratta di persone che potrebbero concludere il percorso del ricovero ospedaliero a casa. Tuttavia per la necessità di restare ancora isolate le si trasferiscono in questi hotel dove sono assistite da personale medico e infermieristico. In questo modo si liberano le stanze degli ospedali per accogliere i nuovi arrivati. Queste strutture ricettive si trovano principalmente a Roma e provincia.

Abruzzo

Sempre secondo quanto riporta online Agi, i 24 appartamenti del progetto ‘CASE’ di Roio (L’Aquila) verranno utilizzati per ospitare i pazienti del “San Salvatore” dell’Aquila clinicamente guariti. E tuttavia ancora positivi al coronavirus. I locali sono stati sanificati e a breve arriveranno i primi pazienti, così da alleggerire la pressione dell’ospedale.

Lombardia

A Milano è l’hotel Astoria, tre stelle in viale Murillo, a ricevere il testimone dall’hotel Michelangelo, che fu il primo Covid hotel durante il lockdown a primavera. E che fra marzo e giugno scorsi ospitò 511 persone. L’Astoria, come hotel Covid, mette ora a disposizione 70 camere per accogliere malati che non necessitano di ricovero, ma di un luogo in cui stare in isolamento per non contagiare familiari o comunque altre persone.

Sardegna

Alla Regione Sardegna costeranno 64 euro a persona al giorno i Covid hotel, che la Giunta a fine settembre ha deciso di attivare. Finora sono 96 i posti disponibili. Costo totale preventivato: mezzo milione di euro fino al 31 dicembre prossimo per garantire l’isolamento di pazienti Covid negativizzati, positivi asintomatici o con pochi sintomi e quello dei loro contatti stretti.

Sicilia

Sono 120 i pazienti attualmente ospitati al San Paolo Palace di Palermo, il grande hotel confiscato diversi anni fa alla mafia e ora in amministrazione giudiziaria, già utilizzato per l’emergenza Covid-19 a Palermo tra marzo e aprile scorsi. Su circa 240 camere, l’accordo con la Regione siciliana prevede l’impiego di 180 posti letto.

Liguria

La regione sta chiudendo entro questa settimana un piano da ulteriori 270 posti letto per gestire pazienti covid di media e bassa intensità in strutture diverse da quelle ospedaliere. Tra queste vi è anche un albergo di Genova che sarebbe – al momento – l’unica struttura ricettiva in Liguria a convertirsi in “ricovero” per la bassa intensità o quarantena.

Piemonte

C’è solo un albergo a Torino che al momento è stato riconvertito in “Covid Hotel”, struttura in grado di ospitare pazienti positivi al virus asintomatici o con sintomi lievi. Si tratta dell’Hotel Bologna di corso Vittorio Emanuele, a due passi dalla stazione di Porta Nuova.

Toscana

L’obiettivo per la Toscana sono 1.500 camere negli alberghi sanitari: è quanto annunciato dal presidente Eugenio Giani fin dai primi giorni dal suo insediamento alla guida della Regione. Nel dettaglio le camere disponibili, a fine settimana scorsa, erano 937.

Umbria

Sono in corso in Umbria i sopralluoghi della Protezione civile che porteranno a definire la lista dei Covid hotel. Le disponibilità già arrivate sono oltre 20 e al termine dei lavori di verifica, secondo le stime della Regione, potrebbero essere disponibili intorno a 400 posti letto.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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