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Nuovo Dpcm, l’annuncio di Conte: “In zona rossa Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta”

Il premier ha spiegato le fasce di rischio e le relative regole

Non abbiamo alternative, dobbiamo tenere duro“. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato stasera 4 novembre quali regioni saranno inserite nelle varie fasce di rischio predisposte con il nuovo Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm), che entrerà in vigore non più dal 5 ma dal 6 novembre, dopodomani, venerdì. Durerà fino al 3 dicembre. Slitta dunque di un giorno il decreto.

Zone rosse, arancioni e gialle

“Nelle zone arancioni si trovano Puglia e Sicilia – ha detto il premier -. Nelle zone rosse, criticità alta: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Vietato ogni spostamento in qualsiasi orario. Chiudono negozi, salvo beni di necessità, edicole, farmacie, lavanderie. Per la scuola: aperte solo scuole infanzia, elementari e prima media. Non ci sono regioni in aree verdi, la pandemia corre ovunque – ha sottolineato -. Con future ordinanze ci saranno aggiornamenti sullo stato in cui si troveranno le regioni di tutta Italia, sulla base del monitoraggio periodico degli esperti. Se una regione dovesse entrare in una condizione di rischio più bassa potrà essere assoggettata a misure meno restrittive.” In area gialla – quella più sicura – si trovano invece tutte le altre regioni, “compresa la Campania con le restrizioni più lievi previste per l’emergenza Covid”, ha sottolineato Conte.

Regole dure

Per zone rosse nel nuovo Dpcm del governo Conte s’intende regioni o parte di esse in cui si riscontra lo scenario 4 di massima gravità per il rischio di contagio da Covid. Nell’ambito delle zone rosse, quindi, scatteranno ampi divieti. Li vediamo fra un attimo. Ecco invece cosa farà eccezione, tanto da restare aperto. Sono chiusi infatti i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano invece aperti i tabaccai e le edicole. Ma anche le farmacie e le parafarmacie. E, inoltre, i barbieri, le librerie, i parrucchieri e le lavanderie.

I divieti

Al di là di queste eccezioni nelle zone rosse scatterà una “chiusura” abbastanza netta. Sarà vietato ogni spostamento in entrata, in uscita e all’interno del territorio (salvo che per esigenze lavorative, situazioni di necessità, o per accompagnare i figli a scuola). Saranno chiusi i negozi e le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (dalla biancheria al sapone). Sospesa l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Mentre invece resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto. Stop alle attività sportive anche svolte nei centri sportivi all’aperto. Si potrà svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione. Ma ciò dovrà essere fatto nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina. Inoltre è consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale. Per quanto riguarda la scuola, l’attività scolastica resta in presenza per asili, scuole elementari e prima media.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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