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Clima, Greta Thunberg incontra Conte: “Dovete agire, la Terra è in crisi”

L'attivista svedese, leader di "Fridays For Future", si appella all'Italia

La leader del movimento giovanile internazionale Fridays For Future, Greta Thunberg incontrerà nel tardo pomeriggio di lunedì 19 ottobre il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte. Greta, 17 anni, svedese, è ormai un simbolo planetario. Dietro di lei si è coalizzato un movimento d’opinione ambientalista che dall’Europa ha attraversato gli oceani. E che si sta ampiamente diffondendo in tutto il mondo. In molti hanno considerato la giovanissima svedese “papabile” per la vittoria del Premio Nobel per la Pace 2020. Ma i giurati lo hanno assegnato, lo scorso 9 ottobre, al World Food Programme delle Nazioni Unite.

Una lettera firmata da 130mila persone

L’incontro con il premier Conte e con il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, avverrà in video conferenza. Con Greta vi parteciperanno altre giovani attiviste per il clima. Ovvero: Adélaïde Charlier (Belgio), Luisa Neubauer (Germania) e Laura Vallaro e Martina Comparelli per l’Italia. L’obiettivo delle attiviste, spiega online l’Ansa, è di lanciare il messaggio che “è il momento di iniziare a trattare l’emergenza climatica come una crisi“. Lo rende noto il movimento Fridays For Future (FFF) Italia. “Le giovani attiviste – spiega FFF – hanno inviato a tutti i leader dell’Ue e del mondo una lettera aperta che è stata già firmata da quasi 130.000 persone. Il testo è consultabile all’indirizzo web: https://climateemergencyeu.org/.

“L’ecocidio, crimine internazionale”

Nella lettera si ricorda che “l’Italia ha un ruolo cruciale da svolgere a livello Ue e internazionale nell’azione per il clima in quanto terza economia dell’Ue”. Ma anche perché il nostro Paese sarà “ospite del G20 del prossimo anno e co-organizzatore del vertice sul clima Cop26”. Il movimento FFF spiega che “le ragazze chiederanno al primo ministro Conte di affrontare l’emergenza climatica e passare all’azione seguendo le richieste della lettera. Queste includono lo stop a tutti gli investimenti e i sussidi ai combustibili fossili, l’uscita dal fossile, rendere l’ecocidio un crimine internazionale, e l’istituzione di budget annuali di carbonio vincolanti basati sui migliori dati scientifici disponibili”.

“Obiettivi disattesi, basta promesse”

Da quando è stata pubblicata la lettera aperta, “i leader europei hanno continuato a mettere la testa sotto la sabbia riguardo la crisi climatica, prendendo poche o nessuna decisione concreta, nonostante diversi incontri con le attiviste – spiega la nota -. Come primo passo, tutti i leader dell’Ue dovrebbero garantire da adesso che le nuove politiche climatiche dell’Ue siano in linea con l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi, senza utilizzare scappatoie o contabilità creativa”.

Dopo lo “sciopero per il clima” Greta Thunberg è diventata il simbolo di una nuova generazione in ascesa

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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