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Covid, verso il nuovo Dpcm: Conte pronto alla stretta su movida, sport e scuola

L'annuncio del premier è atteso per la sera di domenica 18 ottobre

Ore frenetiche a Palazzo Chigi. Il governo Conte sta per varare nuove norme anti Covid per il secondo Dpcm nell’arco di una settimana (dopo quello dello scorso 13 ottobre). Ma non c’è ancora l’intesa definitiva tra le forze di maggioranza. Un nuovo confronto Governo-Regioni che si annuncia particolarmente serrato lo ha convocato per il mattino di domenica 18 ottobre il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia.

Meeting decisivo

Interverranno, oltre alle Regioni, anche l’Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia) e l’Upi (Unione delle provincie d’Italia). Parteciperanno anche il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi e il commissario all’emergenza, Domenico Arcuri. In video-collegamento il ministro della Salute, Roberto Speranza, la ministra della Scuola, Lucia Azzolina, la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, e il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.

Scuola, ristoranti e palestre

Sabato 17 ottobre si è svolto un incontro di oltre tre ore fra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione dei partiti di maggioranza, oltre ai ministri Roberto Gualtieri (Economia) e Francesco Boccia (Autonomie). Si è discusso – senza trovare un’intesa definitiva – su orari scaglionati per la scuola, palestre chiuse, stop a bar e pub dalle 21, ai ristoranti dalle 23 o 24. A seguito del confronto di domenica con le Regioni, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – probabilmente nella serata di domenica, riporta l’Ansa – annuncerà al Paese la nuova stretta contro il coronavirus.

Smart working, scuola e sport

La nuova stretta dovrebbe puntare, come suggerito anche dal Comitato tecnico scientifico (Cts), sullo smart working e sullo scaglionamento degli orari delle scuole superiori. L’ipotesi è di ingresso alle 11 e una quota di didattica a distanza per alleggerire i trasporti. Non si esclude neanche una riduzione della capienza massima degli autobus. Dovrebbe esserci anche lo stop agli sport di contatto dilettantistici. Inoltre, ma ancora non c’è certezza, la chiusura di palestre e piscine. Si punta inoltre su una spinta al tracciamento dei contagi, sollecitata dagli esperti.

Movida e coprifuoco

Continua a dividere il pacchetto delle misure anti movida e una possibile forma di “coprifuoco”. Al termine del vertice serale del 17 ottobre a Palazzo Chigi il punto di caduta sembra essere la chiusura di bar e pub alle 21, ristoranti alle 24, per non pesare su un settore già in grande sofferenza. Ma dal governo invitano alla cautela nelle indiscrezioni. C’è chi continua a spingere per misure ancora più dure, soprattutto nel weekend. E chi, come Italia viva, è contro le nuove chiusure. E tiene alta la guardia. Nonostante la smentita di diverse fonti di governo, i renziani non escludono che fino all’ultimo possa tornare sul tavolo l’ipotesi – da loro osteggiata – di uno stop a parrucchieri e centri estetici.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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