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“Stop a movida, feste in casa e calcetto”: verso il nuovo decreto Covid

Stop alle feste private, anche in casa. Sospensione degli sport amatoriali di contatto come il calcetto. Il tutto con lo scopo di frenare la diffusione del coronavirus, dopo che nuovi contagi sono ormai a quota 5-6mila al giorno. Il blocco della convivialità e degli sport amatoriali sono ipotesi emerse nella riunione a Palazzo Chigi di sabato 10 ottobre e che dovrebbero entrare nel nuovo dpcm. Il decreto di Giuseppe Conte potrebbe arrivare la sera di lunedì 12 ottobre.

Il contagio tra parenti e amici

Queste misure si aggiungerebbero al più generale freno alla movida. Con lo stop dalle 21 alla possibilità di consumare in piedi cibo e bevande nei locali. E con la chiusura di bar e ristoranti alle 24. Poiché i dati, sostiene l’Ansa, mostrano che il contagio avviene principalmente tra parenti e amici, dovrebbe arrivare lo stop alle feste private, anche in casa, e un limite di massimo 30 persone ai tavoli nei locali e nelle sale per cerimonie.

Riunione di emergenza

Domenica 11 ottobre i ministri coinvolti dalle nuove misure – che includeranno anche una rimodulazione dello smart working – lavoreranno sulla messa a punto dei provvedimenti. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato: “Non siamo fuori dalla fase difficile” dell’emergenza coronavirus. Riunione d’urgenza, quindi, del Comitato tecnico scientifico (Cts). Sabato 10 ottobre si è registrato un nuovo balzo dei contagi in Italia. Nelle ultime 24 ore i positivi sono aumentati di 5.724 unità. Sono 29 le persone decedute.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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