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Brexit nel caos, l’Unione europea avvia un’azione legale contro Londra

L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea prende una brutta piega. Probabilmente più per Londra che per Bruxelles. Non solo non è chiaro quale tipo di accordo finale si possa riuscire a realizzare. Ma ora la faccenda si complica. La Commissione Europea ha infatti avviato una procedura di infrazione nei confronti del Regno Unito per la legge sul mercato interno. Una normativa che viola in più parti l’accordo di ritiro dall’Ue.

Le accuse della Ue a Londra

Ne dà notizia la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in una dichiarazione alla stampa a Bruxelles oggi 1 ottobre. “Avevamo invitato il Regno Unito – dice von der Leyen – a rimuovere le parti problematiche della legge sul mercato interno entro la fine di settembre. Questa legge è per sua natura una violazione dell’obbligo di buona fede contenuto nell’accordo di ritiro. In più, se adottata così com’è, sarebbe in piena contraddizione con il protocollo sull’Irlanda e l’Irlanda del Nord. La scadenza è passata ieri e le parti problematiche della legge non sono state rimosse”.

Lettera di messa in mora

“Pertanto – ha continuato la presidente – la Commissione stamani ha deciso di mandare una lettera di messa in mora al governo britannico. È il primo passo della procedura di infrazione. La lettera invita il governo britannico a presentare le sue osservazioni entro un mese. Oltre a questo, la Commissione continuerà a lavorare duramente per la piena e puntuale applicazione dell’accordo di ritiro. Noi rispettiamo i nostri impegni”, ha concluso Ursula von der Leyen.

La replica del governo britannico

Il governo britannico rivendica le sue “ragioni” dietro il progetto di legge nazionale (Internal Market Bill) che rimette in discussione parte degli accordi di divorzio sottoscritti con l’Ue. “Risponderemo alla lettera a tempo debito”, ha tagliato corto un portavoce di Boris Johnson, ma “abbiamo chiaramente indicato le nostre ragioni per introdurre le misure relative al protocollo sull’Irlanda del Nord”. Si tratta, ha insistito, di “creare una rete legale di sicurezza per proteggere il mercato interno del Regno Unito” e al contempo “tutelare il processo di pace” irlandese.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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