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Covid, centri per monitorare gli ex pazienti: la mappa regione per regione

Chi ha contratto e superato il Covid-19 non di rado si porta dietro complicanze. A volte, purtroppo, anche permanenti. Per questo sta nascendo nel nostro Paese una rete di centri specializzati negli ospedali e in day hospital per il monitoraggio periodico e i trattamenti mirati agli ex pazienti Covid.

Non si paga il ticket

Sono strutture che prendono in carica gli ex pazienti, con esami periodici. Ai quali si accede senza dover pagare il ticket. Per costruire la rete di queste strutture la Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi) si avvale di esperienze pilota già partite in alcune regioni italiane.

Dove si trovano i centri

Il modello di day hospital per i reduci del Covid, presentato in occasione del congresso nazionale Fadoi, è già stato avviato, infatti, grazie a delibere regionali. Le quali non prevedono il pagamento di ticket. In Liguria e in Toscana, innanzitutto. E, a macchia di leopardo, in Lombardia, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Le altre regioni sono pronte a seguire l’esempio. L’obiettivo, come detto, è la presa in carico dei pazienti che, passata l’infezione da Covid, rischiano di subire danni cronici. Non solo ai polmoni, ma anche a cuore, reni e cervello.

Quali sono i danni post-Covid

È l’esperienza maturata sul campo, insieme agli studi internazionali, ad aver mostrato ai medici come i pazienti sopravvissuti al coronavirus continuino a volte ad avere problemi polmonari. Criticità che che diventano problemi cronici nel 30% dei casi, ma anche danni permanenti estesi ad altri organi del corpo.

Savona, uno dei primi day hospital

Da qui il sistema di controllo multidisciplinare messo a punto dagli internisti, spiega online l’agenzia di stampa Ansa che ha interpellato Paola Gnerre, dirigente di primo livello alla medicina interna dell’ospedale San Paolo di Savona. Lì è nato uno dei primi day hospital per ex pazienti Covid, totalmente gratuito. In regime di day hospital, afferma la dottoressa Gnerre, “agli ex pazienti ogni 3-6-12 e 24 mesi vengono rilevati i parametri vitali, come frequenza cardiaca e respiratoria, pressione arteriosa e livello di saturazione del sangue.”

Come avviene il monitoraggio

“Con la stessa frequenza il paziente viene sottoposto a elettrocardiogramma e prove respiratorie per controllare lo stato di cuore e polmoni e ad analisi del sangue per verificare emocromo, funzionalità renale ed eventuali stati infiammatori. I medesimi intervalli temporali intercorrono per verificare la massa grassa corporea e fare il punto sulla qualità della vita del paziente attraverso un questionario”. Attraverso tutto questo, sottolinea Gnerre, “abbiamo già individuato un 30% di pazienti che necessita di una ulteriore valutazione psicologica”. A uno e due anni di distanza sono poi previsti ecocardiogramma, emogasanalisi del sangue arterioso e, a giudizio medico, Tac al torace o angio-Tac. Un impegno è giunto dal viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri: “Come ministero – ha affermato in collegamento con il congresso Fadoi – favoriremo questi percorsi, finanziandoli affinché siano ticket esenti per chi dovrà sottoporsi a una lunga serie di accertamenti periodici”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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