NewsPoliticaPrimo piano

Recovery Fund, Conte ai giovani: “Se fallisco mandateci a casa”

“È bello vedere che anche a livello europeo abbiano chiamato il grande piano di intervento per i paesi più sofferenti Next generation Eu, è un progetto per voi. Tutti stanno mettendo a punto i piani, il nostro è già in fase avanzata di studio e approfondimento ed è dedicato a voi. Se noi perderemo questa sfida, voi avete il diritto di mandarci a casa”.

Cosi, secondo quanto riporta l’inviata di Adnkronos Ileana Sciarra, il premier Giuseppe Conte si è rivolto a un gruppo di studenti. Stamani 15 settembre, il presidente del Consiglio si è recato a sorpresa in visita a Norcia il gioiello dell’Umbria dove la ricostruzione post terremoto del 2016 è ancora in forte ritardo.

E si è rivolto con queste parole agli studenti dell’Istituto Battaglia. Rispondendo a una domanda sulla sfida elettorale delle regionali di domenica 20 settembre, e sulle possibilità di un rimpasto tra i ministri del suo governo in caso di sconfitta delle forze di maggioranza, ha invece glissato: “Siamo concentrati sul lavoro…”.

La nuova scuola superiore temporanea “De Gasperi- Battaglia” è stata inaugurata proprio in occasione, il 14 settembre, dell’avvio del nuovo anno scolastico. Il premier ha visitato le aule e ha incontrato sul piazzale antistante il plesso alcuni studenti. Conte si era occupato in prima persona del progetto. Questo perché a inizio anno, prima del lockdown, la preside Rosella Tonti, insieme a una delegazione di alunni e docenti, era andata Palazzo Chigi per protestare sulla lentezza dei lavori. In quell’occasione Conte si era impegnato per portare a termine il cantiere in pochi mesi.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio