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Us Open di tennis, colpisce la giudice: Novak Djokovic squalificato

Novak Djokovic è stato squalificato dagli Us Open di tennis. Esce di scena il numero uno del mondo per il settore maschile. La sua colpa? Aver scagliato una palla all’indietro verso un giudice di linea donna nel corso dell’incontro che stava giocando contro lo spagnolo Carreno Busta, valido per gli ottavi di finale.

La giudice si è piegata a terra, tossendo e rimanendo visibilmente scossa. Djokovic si è avvicinato per prestarle soccorso. Il gesto del tennista è apparso involontario ma comunque eseguito con molta superficialità, ad altezza del viso della persona. Quindi in maniera assolutamente pericolosa. Subito dopo, gli arbitri si sono consultati per una decina di minuti per discutere della gravità e dell’intenzionalità del fatto.

Hanno quindi stabilito di escludere Djokovic dal torneo. La donna è stata colpita dalla pallina alla gola, ha tossito più volte e poi si è ripresa. Infine ha abbandonato il campo di gioco dell’Artur Ashe. In un post su Instagram Novak Djokovic si è detto profondamente di spiaciuto e scosso per l’accaduto. “Tutta questa situazione mi ha lasciato davvero triste e vuoto – scrive il campione sui social -. Ma hanno detto che la giudice di linea grazie a Dio si sente bene. Sono estremamente dispiaciuto di averle causato tanto stress. Così involontario…”.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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