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Barcellona, umiliazione storica per Messi e compagni: il Bayern vince 8-2

Allo stadio Da Luz di Lisbona il Bayern Monaco ha letteralmente annichilito il Barcellona, travolgendolo per 8-2 (4-1) nella partita valida per i quarti di finale della Champions League. Un’umiliazione senza precedenti che, al 99% costerà il posto al tecnico dei blaugrana, Quique Setien. Questa la successione delle reti: nel pt 3′ e 30′ Muller, 7′ Alaba (autorete), 21′ Perisic, 27′ Gnabry; nel st 12′ Suarez, 18′ Kimmich, 37′ Lewandowski, 40′ e 43′ Coutinho.

Tedeschi in semifinale contro la vincente tra City di Guardiola e Lione di Garcia. Altro che le delusioni brucianti di Roma e Liverpool. Quella di del Barcellona contro il Bayern Monaco è stata una débacle storica, un 2-8 che rimarrà nella storia del club e costerà il posto al tecnico Quque Setien. Se sia stata anche la fine di un’epoca, e magari anche della lunga storia d’amore fra Lionel Messi (oggi un fantasma) e i blaugrana (Suning è in agguato) lo dirà solo il tempo.

Intanto a salire sull’otto volante sono stati i bavaresi di Flick, secondo squadra tedesca a raggiungere le semifinali della Champions 2020 dopo il Lipsia. Al Da Luz il Barça è stato letteralmente annichilito, non c’è mai stata partita vista la superiorità di una squadra rispetto all’altra. Un match che nessuno si sarebbe aspettato, un’umiliazione per gli sconfitti che ha ricordato l’1-7 subito dal Brasile nelle semifinali del Mondiale 2014, quello giocato in casa, con i blaugrana in bambola come la Seleçao a Belo Horizonte.

“La verità è che questa è una sconfitta estremamente dolorosa. Abbiamo preso tanti gol, e meritatamente. Loro sono stati terribilmente concreti. Piquè ha detto che dobbiamo vergognarci? Avrà anche ragione, ma non commento, sono qui da nemmeno otto mesi. Siamo tutti molto frustrati, ed è tempo di prendere decisioni sul futuro: ci attende una profonda riflessione interna”. Così l’allenatore del Barcellona Quique Setien.

“Una partita orribile, una sensazione brutta. È una vergogna, non ho parole. Non si può giocare così in Europa, è una cosa che non riesco a spiegare. E’ molto duro e spero che succeda qualcosa”. Dopo le prime dichiarazioni a caldo, Gerard Piquè insiste a chiedere una rivoluzione nel Barcellona, dopo la storica debacle contro un super Bayern Monaco. “Dobbiamo riflettere tutti. Il club ha bisogno di cambiare, non parlo di allenatori o giocatori ma questo club ha bisogno di cambiare a livello strutturale – dice ancora il difensore -. Nessuno è imprescindibile, se devo andarmene io me ne vado. Abbiamo bisogno di forze nuove, fresche, sarò il primo ad andarmene se serve. Dobbiamo riflettere e capire quello che è meglio per il Barça”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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