NewsSport

Juventus, Pirlo il nuovo allenatore bianconero al posto di Sarri

Andrea Pirlo è il nuovo allenatore della Juventus dopo l’esonero, l’8 agosto, di Maurizio Sarri. Lo annuncia il club bianconero su Twitter (foto in alto). La scelta di affidare la guida tecnica della Juventus ad Andrea Pirlo “si basa sulla convinzione che abbia le carte in regola per guidare, fin dal suo esordio sulla panchina, una rosa esperta e di talento per inseguire nuovi successi”.

“Adesso sono c….i suoi!” ha ironicamente commentato l’allenatore del Napoli ed ex compagno di squadra Rino Gattuso a Sky Sport. “È fortunato a cominciare subito dalla Juve, ma questo è un mestiere difficile – ha sottolineato Gattuso, che in Nazionale con Pirlo vinse i Mondiali 2006 -. Non basta avere una grande carriera da calciatore. Bisogna studiare e lavorare, si dorme poco. Gli faccio un grandissimo in bocca al lupo“.

Il giorno dopo l’eliminazione della Juventus dalla Champions League, Sarri ha perso il posto sulla panchina della squadra più forte d’Italia. Gli Agnelli lo ringraziano “per aver scritto una nuova pagina della storia bianconera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo”. Lo scudetto, aggiunge la società, è per l’ex Napoli e Chelsea il “coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano”.

Il presidente bianconero Andrea Agnelli si era preso qualche giorno “per riflettere e valutare la situazione”. Ma evidentemente non ne aveva bisogno. L’esonero, nell’aria all’ora di pranzo, è diventato ufficiale nel primo pomeriggio di ieri 8 agosto. Una decisione maturata dopo una notte di pensieri e l’incontro in mattinata alla Continassa con i dirigenti, tutti saldi al loro posto, a cominciare da Fabio Paratici.

Ci si mette anche Cristiano Ronaldo, con un messaggio su Instagram. “È tempo di riflessione, di analizzare gli alti e bassi perché il pensiero critico è l’unico modo per migliorare. E un club enorme come la Juventus deve sempre pensare come il migliore del mondo”. “Vincere la serie A in un anno così difficile – dice ancora il campione portoghese – è qualcosa di cui siamo orgogliosi. I 37 gol con la Juve e gli 11 con la Nazionale mi fanno affrontare il futuro con rinnovata ambizione e voglia di continuare a migliorare. Ma i tifosi ci chiedono di più: noi dobbiamo essere all’altezza delle più alte aspettative”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio