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Gelato nei ricordi di infanzia, in giro per il mondo fino ad oggi

Quante volte nel corso di una settimana, in una stagione estiva pensate al gelato? Quante volte avete legato il gelato a un momento esclusivo e di aggregazione sociale? A un ricordo, al sapore di un momento, di una vacanza, di spensieratezza e felicità? Una vera e propria distrazione della mente e del palato!

Il gelato, quante volte nel corso di una settimana, in una stagione estiva pensate al gelato? Quante volte avete legato il gelato a un momento esclusivo e di aggregazione sociale? vi assicuro che non è un prodotto estivo, è come un must have da avere sempre in casa nel vostro congelatore. Parliamo di gelato artigianale, quello dai gusti a scelta, quello che può essere un pasto, un dolce oppure può essere servito come portata durante una cena.

Il gelato della Costiera Amalfitana

Nei mie ricordi da bambina c’è stato sempre un momento dedicato al gelato. Durante le vacanze estive, che si chiamavano villeggiature e andavano da giugno a settembre, c’era il momento al pomeriggio della merenda con il gelato. Ricordo le vacanze in costiera amalfitana negli anni ‘80 dove il gelato al limone era per le mamme un toccasana. I limoni della costiera noti per la genuinità del clima e della azione del mare nella loro crescita assicuravano un succo perfetto e naturale. Qualche volta se un bambino aveva la febbre o il mal di gola e non voleva mangiare il gelato era sempre il giusto rimedio.

I gusti dei bambini

Certo i gusti più gettonati dai bambini erano sempre cioccolato, fragola, bacio e qualche volta tiramisù, ma io impazzivo per il gelato al cocco. Ricordo le brioches che al sud sono rotonde con una pallina, la mia preferita con gelato al cocco e con la panna, parliamo di panna zuccherata come da tradizione. Lo ammetto un vero pasto saranno stati almeno 400 calorie, ma non sono mai stata una bambina magra!

La Coviglia di Soave

Quando abitavo a Napoli nella fanciullezza e una volta al mese ero costretta ad andare in visita dall’ ortodonzista per allargare il “congegno raddrizzadenti”, come premio per la sopportazione era la coviglia alla fragola della cremeria del Vomero, Soave. La coviglia era un vasetto già confezionato ma artigianale a vari gusti e io adoravo quello alle fragole di bosco. Mi piaceva talmente tanto che potevo anche dimenticare l’angoscia del dentista!

Il gelato del bar Nettuno

Durante gli anni del liceo, che vivevo a Salerno, per via del lavoro di mio padre, sul lungomare che non era famoso come adesso, vi era una gelateria e ancora c’è oggi, un vero ritrovo per le uscite anticipate da scuola! Il bar Nettuno, il suo gelato al gusto di nocciotella, un misto tra nocciola e nutella io credo di non averlo ancora mai saggiato da nessuna parte così buono. Quando mancava a scuola qualche professore e c’era l’uscita anticipata, il primo pensiero era andare a mangiare la brioche con la striscia di crema ripiena di gelato. Un vero e propio pranzo! Le alternative potevano essere tre, il cono e le brioches in due diverse forme, tonda oppure lunga tipo un panino con una spennellata di crema, ovviamente riempite di gelato. La panna doveva esserci. Al pensiero in questo momento vorrei propio essere lì!

Nei mie viaggi all’estero, ho sempre osservato come il gelato italiano subisse delle trasformazioni. Lo chiamano ice cream, ma non è gelato, ho capito che siamo i migliori al mondo a farlo già da ragazza, poi chiaramente ne ho apprezzato le variazioni longitudinali.

 

A Tokio il gelato al the verde

Una volta a Tokio circa 18 anni fa, con un caldo umidissimo, era in settembre, per strada vendevano degli stecchi tipo ghiacciolo di color verde erba. Presa dalla stanchezza e dalla sete lo volli provare. Sorpresa era buonissimo, in realtà era un gelato al gusto di The verde, non lo avevo capito poiché il venditore non parava inglese, ma io ero intenzionata a provarlo lo stesso, mangiando una cosa che non avevo capito di cosa si trattasse. Devo dire al palato risultava cremoso ma con una compostezza nella densità che manteneva il suo aspetto cilindrico anche dopo vari morsi. Una sorpresa molto piacevole, ho cercato quel gelato per tutto il mio soggiorno, era diventato un vero e propio appuntamento.

Le palline di gelato a Dubai

Qualche anno fa invece ero a Dubai nel parco giochi dell’Atlantis Bay con mio figlio che all’epoca aveva 4 anni. Stremati dopo alcune ore di sali e scendi dagli scivoli ad acqua, i bambini non si stancano mai, decidiamo di fare una pausa e adocchiamo un carrettino stile americano molto colorato. In realtà eravamo stati colpiti dai colori di alcune piccole palline che venivano messe in dei vasetti e vedevo già da qualche ora gente che li comprava e che faceva delle file ordinatissime. Mi ero detta andiamo a provare! Mio figlio entusiasta, così al nostro turno si apre un bancone con dei cesti di palline ordinate per gusto e colore, scegliemmo fragola e cioccolato.

La vera novità non era nel sapore poiché era un gelato scontato, confezionato molto normale, ma la sensazione rotonda che le palline davano al palato. Per dare il senso di grandezza delle palline, in un cucchiaino ne andava una montagnetta, quindi piccole di varia grandezza che sciogliendosi nel palato rilasciavano il gusto. Un vero gioco industriale ma fatto bene.Nei mie viaggi negli Emirati li ho ritrovati anche a Dhoa poi di recente non più. Peccato erano molto divertenti.

Il panino gelato a New York

Lo scorso anno, a New York dopo essere salita a piedi sulla nuova costruzione, atrattativa della città, The Vassel con 35 gradi con sole pieno, decido di andare con le mie amiche a prendere un po’ di ottima aria condizionata nel centro commerciale accanto. Scendendo scorgo dall’altezza del sesto piano che in basso c’era una folla di gente attorno a un chiosco è così mi incuriosisco. La curiosità porta sempre a delle scoperte interessanti. Mi imbatto in un distributore di panini di gelato. Vari gusti, provo quello Red Velvet come la torta, un panino rosso con dentro panna gelato, sublime. In lista erano proposte in versione gelato tutte le torte, chesscake, tiramisù, saker e in varie grandezze, small medium large. Adoro la newyorkina la produzione messicana di gelati che si trovano sparsi per la Big Apple, qualche anno fa ne avevo apprezzato il loro ghiacciolo al mango un vero frullato in formato stecco.

 

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