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Narvalo Mask, la mascherina che “dialoga” con lo smartphone

Arriva una mascherina nata come anti-smog per chi si muove in bici e scooter, con un livello di protezione FFP3. Fa da barriera al coronavirus e dialoga con lo smartphone grazie a una app. Il nome del progetto, Narvalo Mask, si ispira al cetaceo che si orienta e si protegge con la sua lunga zanna.

A realizzarla, la start up Narvalo, nata da uno “spin off” del Politecnico di Milano e BLS, azienda italiana specializzata nella produzione di dispositivi per le vie respiratorie (nella foto, tratta dal sito web della Narvalo, una delle nuove mascherine). La mascherina è interamente prodotta in Italia, realizzata in tessuto 3D. È traspirante, lavabile, idrorepellente e antistrappo e filtra il 99,9% degli agenti inquinanti oltre a virus, batteri, polveri ed odori, grazie allo strato in carbone attivo.

Inoltre è dotata di una valvola di espirazione studiata per assicurare grande traspirabilità. E prevede anche un tappo “anti-Covid”. Se applicato, blocca la fuoriuscita di goccioline anche durante l’espirazione.

La mascherina poi dialoga con un’app dedicata per monitorare la qualità dell’aria e dell’ambiente che ci circonda. La Narvalo App (disponibile per iOS e Android dal 10 luglio 2020) con il Gps dello smartphone dà un quadro sulla qualità dell’aria respirata durante il proprio tragitto, mostrando la differenza dell’aria che si respira con o senza la maschera.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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