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Abruzzo, speleologi in trappola in una grotta: uno di loro non ce l’ha fatta

Tragedia in Abruzzo, nella grotta della Risorgiva di Roccamorice (Pescara), alle pendici del massiccio della Maiella. Al mattino di domenica 5 luglio gli uomini e le donne del Soccorso Alpino e Speleologico hanno recuperato senza vita il terzo speleologo coinvolto nell’incidente del 4 luglio.

La corsa contro il tempo per salvarlo – dopo aver estratto vivi altri due speleologi rimasti intrappolati – non ha avuto successo. I soccorritori hanno estratto la salma dalla grotta non appena il livello dell’acqua lo ha permesso. I vigili del fuoco hanno drenato l’acqua nella cavità tramite delle idrovore. La vittima è un uomo di 42 anni di Arielli (Chieti).

L’operazione di salvataggio era cominciata attorno alle 16 di sabato 4 luglio. Adesso il corpo dello speleologo rimasto ucciso sarà trasportato lungo uno stretto sentiero fino alla vicina strada e consegnato alle autorità. Il Soccorso Alpino e Speleologico era riuscito a estrarre vivi altri due speleologi bloccati nella grotta nella Risorgenza di Roccamorice, in provincia di Pescara. Si tratta di due compagni del 42enne morto.

La grotta era stata interessata da un forte allagamento. I soccorritori hanno dovuto operare in condizioni complesse. Grazie al supporto delle idrovore dei vigili del fuoco si è riusciti a poco a poco ad abbassare il livello dell’acqua, finché non è stato possibile per i soccorritori entrare più in profondità nella grotta per raggiungere gli speleologi intrappolati.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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