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Coronavirus, contagiata la fidanzata di Donald Trump jr.: paura nello staff del presidente

Il Covid-19 si avvicina pericolosamente alla famiglia del presidente degli Stati Uniti. La fidanzata di Donald Trump jr, il figlio del tycoon, risulta infatti positiva al coronavirus. Kimberly Guilfoyle è impegnata nella raccolta fondi per la campagna di Trump in vista delle elezioni del prossimo mese di novembre.

Donald Trump, tuttavia, è a picco nei sondaggi. Anche, e in questo momento soprattutto, a causa della gestione dell’emergenza pandemia, bocciata dalla maggior parte degli americani. Gli Stati Uniti sono attualmente, e ormai da settimane, il Paese al mondo con più contagiati e vittime di Covid-19. Stando ai dati della celebre mappa della Johns Hopkins University, negli Usa i positivi ufficiali sono quasi 3 milioni di cittadini, le vittime di coronavirus accertate quasi 130 mila.

Adesso il virus ha colpito anche Kimberly Guilfoyle. Lo ha reso noto il capo dello staff del comitato da lei guidato, Sergio Gor. I medici, ha spiegato, “hanno messo Kimberly in isolamento per limitare qualsiasi contatto”. La donna “sta bene e sarà di nuovo sottoposta a tampone per assicurare che la diagnosi sia corretta, dal momento che è asintomatica. Ma in via precauzionale cancellerà tutti i prossimi impegni”, ha aggiunto Gor.

E Donald Trump jr.? “È risultato negativo, ma anche lui si è messo in isolamento e ha cancellato tutti gli eventi pubblici”. Guilfoyle è risultata positiva al coronavirus in Sud Dakota, prima della partecipazione all’evento con il presidente Trump sotto il Monte Rushmore in occasione delle celebrazioni del 4 luglio.

Come è noto, il 4 luglio è la festa nazionale americana dell’Indipendenza. Una fonte vicina alla campagna elettorale del tycoon ha precisato che Kimberly Guilfoyle non era con Trump. Anzi che con lui non ha avuto contatti di recente. L’ultimo risale al 20 giugno scorso, in occasione del comizio a Tulsa, in Oklahoma.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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