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Per lui 5 borse di studio a Cambridge: chi è lo studente italiano da record

Giulio Deangeli, studente universitario 25enne di Este (Padova), sta per laurearsi in Medicina all’Università di Pisa. Fin qui nulla di particolare. Se non fosse per il fatto che Deangeli è il primo italiano a vincere simultaneamente 5 borse di studio in atenei di grande prestigio internazionale. Dopo aver superato selezioni durissime a cui partecipano in media migliaia e migliaia di candidati da tutto il mondo. Già da liceale si era consacrato vicecampione mondiale delle “Olimpiadi delle Neuroscienze” per l’anno 2013.

Cambridge, l’ateneo di Regeni

Adesso il grande salto nel Regno Unito. Tre di cinque borse di studio per lui sono borse ufficiali dell’Università di Cambridge, Inghilterra, uno dei centri di ricerca più importanti del mondo. Lo stesso in cui studiava Giulio Regeni, il ricercatore friulano di 28 anni barbaramente torturato e assassinato in Egitto da uomini degli apparati dello Stato del dittatore Al Sisi nel 2016.

Le borse vinte da Deangeli

Giulio Deangeli – spiega in una nota l’Università di Pisa – è appena stato nominato fra i 24 studenti europei insigniti della massima onorificenza dell’Università di Cambridge. Vale a dire il Vice-Chancellor’s Award. Nell’arco di poche settimane, inoltre, Giulio è risultato vincitore dell’MRC DTP grant della School of Clinical Medicine. E della Darwin College Studentship dell’ateneo britannico. A queste si aggiungono la Hevolus Innovation Scholarship, conferita dall’omonima azienda, partner italiana di Microsoft e fortemente impegnata nel talent scouting. E la Ermenegildo Zegna Founder’s Scholarship: la borsa di studio che seleziona e sostiene le massime eccellenze italiane che desiderano mantenere contatti con il nostro Paese. Per apportare un contributo alla sua crescita culturale e scientifica.

Il Rettore: “Giulio è fuori dal comune”

“Giulio Deangeli è un ragazzo fuori dal comune sotto molti profili, quello umano prima di tutti. – ha commentato il Rettore di Pisa, Paolo Mancarella – I suoi risultati nascono da un talento prezioso unito a un’innata capacità di leadership che gli sta permettendo di emergere a livello internazionale. Sono fiero che la nostra Università abbia saputo valorizzarlo e farlo crescere, consegnandoci un giovane ricercatore che darà certamente un contributo significativo allo sviluppo del nostro Paese. In un momento delicato come quello che stiamo vivendo, è rassicurante sapere che il futuro dell’Italia è in mano a ragazzi come lui”.

Non è un “cervello in fuga”

Il giovane Deangeli, sottolinea l’Ateneo pisano, “è tutt’altro che un cervello in fuga”. In questi anni è stato un protagonista attivissimo nel tessuto accademico e sociale italiano, portando avanti innumerevoli progetti. Non solo di ricerca, ma anche di volontariato e di divulgazione scientifica. E non intende fermarsi in questa sua missione.

“Amo la scienza, sono grato all’Italia”

“Il mio amore per la scienza è sempre stato viscerale – ha commentato Giulio Deangeli -. Ma devo ringraziare l’ambiente accademico straordinariamente stimolante nel quale mi sono trovato a Pisa se oggi i miei progetti più ambiziosi si stanno concretizzando. Nutro un profondo sentimento di riconoscenza verso la mia Università e il mio Paese, per avermi messo nelle migliori condizioni per perseguire i miei sogni”.

Lo studio delle malattie neurodegenerative

Fra gli obiettivi raggiunti da Giulio Deangeli, la possibilità di condurre adesso un progetto di ricerca nel campo delle neuroscienze. In particolare delle malattie neurodegenerative, con il PhD in Clinical Neurosciences all’Università di Cambridge. “Le neurodegenerazioni costituiscono un problema sociale e scientifico di proporzioni colossali – afferma Deangeli -. Non ho nessun dubbio circa la scelta di dedicare la mia vita a dare il mio contributo per combattere questa tragedia”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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