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Giallo a Roma: misteriosa strage di pesci nel Tevere

Moltissimi pesci morti, a centinaia, e i gabbiani a “banchettare”. Una moria misteriosa e copiosissima ha ricoperto le sponde del Tevere, da Castel Sant’Angelo al Ponte della Musica. È avvenuto nel fine settimana appena trascorso.

Le pattuglie del reparto fluviale della Polizia municipale di Roma, dopo un sopralluogo, hanno attivato immediatamente gli organi competenti. Occorre avviare le analisi del caso e risalire alle possibile cause di questa moria senza apparenti cause. Come riporta online La Stampa, interverrà la Asl Roma 1 servizio zooprofilassi già dalle prossime ore

Intanto il Reparto Tutela Tevere della Polizia Locale ha dato avvio agli opportuni accertamenti per escludere eventuali sversamenti di sostanze sul Tevere. Occorrerà attendere i test da parte degli uffici sanitari.

Ad occuparsi della strage di pesci gli ambientalisti dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali). Dall’associazione è partita una denuncia. “Già in passato abbiamo assistito a episodi di questo tipo, e chiediamo anche stavolta che sia fatta luce su questo grave episodio che colpisce la biodiversità della capitale“, commenta Rita Corboli, delegata romana dell’Oipa Italia.

“Sulla pista ciclabile che corre lungo il Tevere le persone erano attonite: centinaia di pesci di diverse specie sono morte per cause che chiediamo siano immediatamente accertate con adeguati campionamenti delle acque e analisi approfondite”, conclude.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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