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Spaventosa invasione del calabrone killer: pericoloso e gigante

Una notizia che ha sconvolto e terrorizzato tutti, soprattutto in un clima così delicato come il cuore di una pandemia mondiale. A creare altri danni alla popolazione potrebbe esserci in agguato l’invasione del calabrone killer. Questi insetti, oltre ad essere pericolosi, possono raggiungere dimensioni davvero gigantesche per la loro specie e arrivare a misurare fino ad 8 centimetri ad esemplare. 

Immaginatevi cosa vorrebbe dire trovarsi di fronte ad uno sciame di insetti grossi quasi 10 cm ciascuno. Sarebbe inquietante oltre terribilmente spaventoso. È questo lo scenario che immaginano gli agricoltori statunitensi con il pericolo dell’invasione del calabrone killer.

I pericoli del calabrone killer

Un apicoltore dello stato di Washington ha dichiarato al New York Times di non aver mai visto nulla di simile. L’invasione ha iniziato a regalare scenari devastanti dallo scorso novembre 2019, quando l’apicoltore si è ritrovato migliaia di api morte sul terreno. Inizialmente sconcertato e sorpreso, solo in un secondo momento l’uomo ha capito di cosa si potesse trattare. Il colpevole di quella strage sembra essere il famigerato calabrone killer. Questi insetti sono capaci di crescere fino ad otto centimetri e la loro origine è asiatica. Il loro nome scientifico è vespa mandarina e si caratterizzano per le mandibole taglienti e affilate. Con la loro bocca massiccia possono distruggere un intero alveare i pochissimi minuti.

Persone a rischio

Il calabrone killer inoltre pare essere pericolosa anche per l’uomo; il loro pungiglione, lungo ben sei millimetri, potrebbe riuscire a penetrare anche le tute protettive. L’allarme sembra alto, poiché il loro veleno risulta essere estremamente potente. Chiunque sia stato punto afferma infatti che pare come essere trafitti da un coltello. Se i soggetti allergici sono in forte rischio dopo la puntura del calabrone killer, non risultano immuni neanche le persone non allergiche. Questo insetto infatti, nel suo veleno, contiene una neurotossina chiamata mandaratossina, che può risultare letale anche per persone non allergiche, ad alte dosi.

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Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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