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Coronavirus: il dottore danese che aveva previsto tutto, grazie ai salmoni

Il coronavirus è arrivato ovunque nel mondo. Persino alle piccole Isole Faroe, arcipelago vulcanico danese, a governo autonomo. Sperduto avamposto in mezzo all’Oceano Atlantico in direzione Polo Nord. Ma qui il virus si è arrestato. Sì, perché il dottor Debes Christiansen lo attendeva al varco da due mesi. E ha fatto in modo di limitare i danni per tempo. Tanto che oggi le Isole Faroe contano una sola vittima da Covid-19 e zero contagiati, come riporta online il quotidiano inglese The Guardian.

L’importanza dei pesci

Il dottor Christiansen è capo del dipartimento del National Reference Laboratory for Fish and Animal Diseases nella capitale, Tórshavn. In pratica passa le giornate a occuparsi dei salmoni, delle loro patologie, di come curarli. Un compito fondamentale nell’economia e nella società delle piccole isole danesi dell’Atlantico del nord.

Il dottor Debes Christiansen, veterinario

La pesca e l’esportazione dei salmoni sono infatti l’attività primaria per i 61mila abitanti dell’arcipelago danese. All’inizio dell’anno, in gennaio, Debes Christiansen ha adattato il suo laboratorio veterinario per testare i virus sui salmoni a noi, esseri umani. Il dottore, ormai diventato una specie di eroe nazionale, aveva subito avvertito il governo che bisognava prepararsi: dalla Cina stava arrivando una nuova, sconosciuta, malattia, potenzialmente molto grave.

Test e tamponi a tappeto

Secondo i dati ufficiali, Christiansen e gli altri medici delle Faroe hanno sottoposto il 10% dei 61mila abitanti dell’arcipelago al test per il cornavirus, al cosiddetto tampone. Una percentuale molto alta di verifiche, come, fino a oggi, forse non è avvenuto in nessun altra parte del mondo. In questo modo i sanitari danesi hanno potuto rintracciare e mettere subito in quarantena tutti coloro che hanno avuto contatti con le 184 persone che erano risultate positive al virus. Di quelli che si sono ammalati, 131 si già sono completamente ripresi.

Dal 20 aprile via il lockdown

Agli inizi di aprile il primo ministro delle Isole Faroe, Bárður á Steig Nielsen, ha annunciato che a partire dal prossimo 20 aprile, fra cinque giorni, riapriranno gli asili nido. Così come le classi dei primi anni nelle scuole elementari. Anche gli alunni dell’ultimo anno della scuola secondaria torneranno in classe. Lo sport, inoltre, riprenderà, anche se al momento senza spettatori.

Le Isole Faroe sono un arcipelago autonomo della Danimarca con un proprio governo

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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