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Pasqua, Mattarella: “Da Papa Francesco altissimo appello contro gli egoismi”

“Santità, La festività della Santa Pasqua mi offre l’occasione di porgerLe gli auguri più sinceri degli italiani tutti e miei personali. Nel corso delle ultime settimane innumerevoli famiglie e comunità, in Italia e nel mondo, hanno vissuto – e continuano a vivere – momenti di profondo dolore. Nei quali al lutto e alla separazione dai propri cari si è aggiunta, in molte realtà, l’esperienza della solitudine. Così come della precarietà, delle incertezze economiche”. Lo scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio a Papa Francesco in occasione della Pasqua, domenica 12 aprile. (in alto una foto di repertorio di un incontro tra il pontefice e il Capo dello Stato italiano).

“Compiere gesti di attenzione”

“In questo tempo di profonda inquietudine – prosegue Mattarella – Vostra Santità non ha fatto mancare a un’umanità sofferente la consolazione del Suo paterno accompagnamento. Il sollievo della Sua concreta e generosa vicinanza. L’invito a compiere gesti di attenzione e di premura nei confronti di chi è nel bisogno sul piano affettivo, spirituale o materiale”.

“Parole di speranza”

“Nel silenzio di Piazza San Pietro e della Basilica vuote di popolo particolarmente forte è risuonata l’eco del Suo altissimo appello ad abbandonare ogni illusorio egoismo. E e a vivere appieno il messaggio pasquale, percorrendo con coraggio la ‘via del servizio’. Nel ringraziarLa sentitamente per le parole vibranti di vita e di speranza che Vostra Santità ha più volte indirizzato all’Italia nelle difficili circostanze attuali, Le rinnovo – conclude Mattarella – con sentimenti di sincera considerazione i più fervidi auguri per la Pasqua. E per l’ormai prossima ricorrenza di San Giorgio”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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