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Coronavirus, Inghilterra in crisi: Elisabetta scrive al premier Johnson ricoverato

Di fronte alle drammatiche condizioni in cui si trova il premier inglese Boris Johnson, 55 anni, ricoverato a Londra perché afflitto dal Covid-19, così come la sua compagna Carrie Sysmonds, 32 anni, incinta, la regina Elisabetta ha preso carta e penna e ha scritto. Ha scelto di indirizzare un messaggio di saluto e di incoraggiamento alla coppia più famosa della politica britannica, auspicando per entrambi “una completa e rapida guarigione”.

Boris Johnson resta in terapia intensiva al St. Thomas Hospital di Londra, in condizioni “stabili”. Ieri 6 aprile l’aggravamento dei sintomi del suo contagio da coronavirus. Lo rende noto in un aggiornamento un portavoce di Downing Street, ribadendo che il primo ministro britannico riceve assistenza “standard” con la somministrazione di “ossigeno”, ma che il suo stato al momento “non richiede ventilazione meccanica”. E neppure “sostegno respiratorio non invasivo”. Downing Street insiste che Johnson rimane “su di morale”.

Il portavoce di Johnson ha confermato poi che “Buckingham Palace e Sua Maestà la regina vengono tenuti costantemente informarti sulle condizioni del primo ministro”. E che i contatti sono tenuti “dal capo di gabinetto della sovrana e dal primo segretario privato del premier”.

A testimonianza di una situazione seria lo stesso portavoce ha poi precisato che il passaggio di consegne della supplenza alla guida del governo fra Johnson e il ministro degli Esteri, Dominic Raab, è per ora limitato. Raab svolgerà soltanto alcuni compiti ordinari. Resta escluso che questa settimana il ministro degli Esteri sia destinato a subentrare al premier nel consueto colloquio periodico con la regina. Colloquio che si è svolto nelle ultime settimane per telefono, dato l’isolamento di Boris Johnson che ha contratto il coronavirus.

Il premier inglese Boris Johnson, 55 anni, con la compagna Carrie Sysmonds, 32 anni

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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