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Il mistero del pappagallo che vola per 60 km perché…

Ha volato per 60 km da solo. Il mistero del pappagallo che è fuggito dal suo luogo di ‘tortura’. Una gabbia troppo stretta forse impediva al coloratissimo pennuto di vivere in tranquillità e decidere per questo di scappare lontano? Dopo il tragitto lunghissimo atterra indisturbato sulla spalla di uno sconosciuto che stava passeggiando. L’uomo, che si trovava in una strada di Leamington Spa in Inghilterra, è rimasto sbalordito dall’accaduto.

Dopo l’incontro ravvicinato con il pappagallo l’uomo decide di portare il pennuto dal veterinario di zona. Presso l’Avonvale Veterinary Centres, i medici hanno potuto constatare che l’Ara militaris (nome scientifico dell’animale) era stanco e affamato.

La storia del pappagallo in fuga

Il pappagallo in fuga stava bene ed era dotato anche di microchip. I veterinari che lo hanno visitato hanno scoperto che il pennuto si chiamava Wilma, un pappagallo del Wild Zoological Park di Stourbridge, da cui il volatile era scappato la stessa mattina. Gemma Lawton, veterinaria del centro che ha curato ‘il fuggiasco’ ha spiegato che i pappagalli sono “artisti della fuga” specificando che: “Le loro fughe possono essere anche molto inaspettate”. Secondo quanto aggiunge la dottoressa, il fatto che Wilma provenisse da uno zoo ha giocato un ruolo importate. La Lawton spiega ancora: “Fortunatamente, questo esemplare si è dimostrata gentile e facile da mettere in una scatola per essere portata in sicurezza, essendo già abituata al contatto con gli umani”. Il motivo per il quale il pappagallo ha deciso di fuggire dallo zoo presso il quale ‘alloggiava’ resta tuttavia un mistero e forse con suo grande dispiacere l’animale ha fatto ritorno presso la struttura. “Abbiamo familiarità con l’importanza dei microchip i nostri cani e gatti, ma questo episodio evidenzia quanto possa essere utile anche per i pappagalli. Siamo lieti di segnalare che questa storia ha avuto un lieto fine. Wilma ora è tornata nel suo parco, sana e salva”, ha concluso la dottoressa.

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Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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