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Invasione di locuste in Africa, la Fao: “Milioni di persone senza più cibo” [VIDEO e FOTO]

Una “catastrofe” degna di apocalissi bibliche. Qualcosa che potrebbe lasciare decine di milioni di uomini, donne e bambini senza più cibo. Nell’arco di poco tempo. La Fao (Food and agricolture organization) che opera in seno alla Nazioni Unite ha lanciato l’allarme. Forte e chiaro.

Kenya, Somalia, Eritrea, Etiopia e Uganda stanno infatti da settimane subendo un’invasione di locuste del deserto. Si tratta di cinque grandi Paesi dell’Africa orientale. Milioni e milioni di locuste stanno razziando milioni di ettari di campi coltivati.

E ora, secondo gli esperti, la spaventosa invasione potrebbe espandersi anche alla Tanzania, a sud, e allo Yemen, nella penisola arabica. Scene da Apocalisse, quelle con cui ogni giorno tanti africani hanno a che fare. Le immagini e il video che pubblichiamo (tratto dall’account Twitter di Fatuma Kuno Muhumed, funzionaria dell’Onu) trasmettono il disastro e l’emergenza come le parole non riescono a fare. Il filmato è relativo al passaggio di locuste a Garissa in Kenya, lo scorso 24 gennaio.

Le invasioni di locuste non sono una novità in Africa ma ciò che colpisce l’attenzione degli osservatori internazionali è l’intensità del fenomeno attualmente in corso. Non sono pochi coloro che ricollegano la devastazione delle coltivazioni in corso in Africa orientale agli effetti perversi dei cosiddetti cambiamenti climatici. Ossia dell’accelerazione senza precedenti dei mutamenti del clima, con l’incremento in tutto il mondo dei cosiddetti eventi estremi: incendi, temperature fuori stagione, caldo oltre la norma, alluvioni, trombe d’aria e uragani.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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