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Coronavirus, in Russia giovane donna fugge dalla quarantena: “Era una prigione”

Gli effetti del coronavirus si misurano ogni giorno di più anche sul piano emotivo. In Russia una donna di 32 anni, Alla Ilyna, si trovava fino a pochi giorni fa internata nell’ospedale Botkinskaya di San Pietroburgo, dopo essere rientrata da una vacanza nella provincia di Hainan, in Cina. Ma è fuggita. La sua quarantena, stabilita dalle autorità, era dovuta a una situazione di presunto rischio malgrado che le analisi che i medici le avevano fatto fossero risultate ripetutamente negative.

La signora Ilyna, esasperata, ha scassinato la serratura della sua stanza ed è scappata. La vicenda è stata descritta dal giornale Fontanka e poi rilanciata da altri media. Ilyina ha raccontato come, “da cittadina responsabile”, abbia contattato i servizi sanitari dopo aver accusato un mal di gola al rientro dal viaggio in Cina.

Da qui il ricovero preventivo che, nel giro di una notte, si è trasformato in coatto, per almeno 14 giorni. Le condizioni, dice, erano tremende: una stanza squallida, niente internet, scarsa attenzione del personale medico, dubbia pulizia.

Per quanto, come riporta online sull’Ansa Mattia Bernardo Bagnoli, al secondo giorno di ricovero ha deciso di farla finita. “Quando è arrivata la sera e il personale medico ha abbassato la guardia, ho messo in corto circuito la serratura magnetica nella mia stanza. Ho studiato fisica, il che mi ha aiutato”, ha raccontato Ilyina su Instagram. “La nostra Costituzione garantisce la libertà, non capisco perché dovevo stare in gabbia in ospedale”, ha dichiarato poi ai media.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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