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Sospetto coronavirus a Civitavecchia, croceristi esasperati: “Fateci scendere”

Sono i primi “esiti rassicuranti” quelli che giungono dall’ospedale Spallanzani di Roma circa il timore di contagio da coronavirus cinese per due cittadini di Hong Kong. Si tratta di due turisti, moglie e marito, in isolamento nell’ospedale di bordo di una nave della Costa Crociere ferma al porto di Civitavecchia. Lo Spallanzani sta esaminando i prelievi effettuati dai sanitari a bordo e inviati appunto a Roma.

Sale però la tensione sulla nave Costa Smeralda. Persone sfiancate e sedute un po’ ovunque affollano con i propri bagagli i corridoi. “Siamo bloccati in nave Costa senza sapere il motivo (ufficialmente)”, aveva twittato ore fa una persona a bordo. La nave è nel porto da questa mattina, in attesa che si concludiamo le verifiche sanitarie sulla donna con la febbre.

“La cabina della coppia di Hong Kong sulla nave è stata isolata e loro sono chiusi lì con i medici. Ci hanno detto che è la donna ad avere la febbre molto alta – è il messaggio di un crocerista sui social -, mentre suo marito lo stanno visitando per precauzione. Siamo arrivati in mattinata, tornando da Palma di Maiorca. È una vacanza che rischia di finire come un incubo, speriamo di scendere presto”.

La coppia era arrivata da Hong Kong all’aeroporto Malpensa di Milano lo scorso 25 gennaio per poi dirigersi a Savona, dove è salita sulla nave per la crociera. A bordo della Costa ci sono 751 cinesi compresi quelli di Hong Kong di cui 374 imbarcati a Savona.

Gli altri passeggeri – 6 mila circa – al momento non possono scendere dalla nave. Alle 14.30 di oggi 30 gennaio sembrava tutto finito: il comandante del porto di Civitavecchia, Vincenzo Leone, avvertiva del “via libera allo sbarco delle 1.140 persone sulla Costa Smeralda che hanno concluso la loro crociera”. Dieci minuti più tardi è arrivato il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco. Secondo la cronaca di Repubblica online è sceso urlando da una Fiat 500 guidata dal suo addetto stampa: “Ma siete pazzi? Chi ha dato l’ordine di sbarco? Vi porto tutti in procura – grida rivolto al comandante Leone – se fate scendere qualcuno lo fate a vostro rischio”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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