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Virus misterioso, la Cina ha paura: città bloccate, si teme il contagio nel mondo

Le autorità cinesi hanno imposto il blocco ai trasporti pubblici in una nona città. Salgono così a 32 milioni i cittadini coinvolti dai blocchi nel Paese a seguito dell’epidemia di coronavirus, un morbo la cui identità non è chiara e che desta preoccupazione in tutto il mondo. La notizia è riportata online dall’Ansa.

Nuovi casi di vittime

A Shanghai chiude anche Disneyland, per “garantire la salute e la sicurezza dei nostri ospiti” a seguito dell’epidemia. Feste del Capodanno annullate in molte zone del Paese. Le cronache raccontano di una seconda vittima fuori dall’area dell’epicentro. Una persona è morta a Heilongjiang (nord-est), una provincia al confine con la Russia. Si tratta di una località a più di 1.800 km in linea d’aria da Wuhan, la città che ha registrato la stragrande maggioranza dei casi di contaminazione e di morti per il virus. In Cina sarebbero almeno 25 le vittime accertate sinora dallo scoppio dell’epidemia nei giorni scorsi. Oltre 600 le persone contagiate.

L’Oms: “Non è ancora emergenza mondiale”

Non è però tempo di dichiarare l’emergenza internazionale, sostiene l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms, organismo dell’Onu). “Sappiamo che esiste una trasmissione da uomo a uomo in Cina, ma per ora sembra limitata a gruppi familiari e operatori sanitari. Al momento, non ci sono prove di trasmissione da uomo a uomo al di fuori della Cina. Ciò non significa che non accadrà”, ha detto a Ginevra il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

La donna di Bari: riscontri negativi

E in Italia? Dopo i controlli sull’aereo giunto ieri 23 gennaio a Roma Fiumicino c’è stato un altro allarme. Una donna di Bari, cantante che proprio nella città di Wuhan era stata in tournée, rientrata dalla Cina è stata sottoposta a controlli in ospedale. I primi riscontri farebbero escludere qualsiasi contagio da coronavirus. La donna era arrivata al pronto soccorso con sintomi apparentemente influenzali, febbre e tosse. Le analisi sono però ancora in corso e i campioni sono stati inviati all’Istituto Spallanzani di Roma per la conferma definitiva.

Allarme in Europa e negli Usa

In Francia, intanto, la ministra della Salute, Agnès Buzyn, ha dichiarato che “nessun caso sospetto” è stato al momento accertato. In Scozia l’emittente tv Skynews segnala 4 casi sospetti. Si tratta anche qui di 4 cittadini cinesi, tutti provenienti da Wuhan, epicentro dell’epidemia. Test sono in corso. E intanto gli Stati Uniti alzano il livello di allerta e invitano i cittadini americani ad evitare i viaggi in Cina.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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