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Sardine in piazza San Giovanni a Roma. Conte: “Pronto a incontrarvi”

Di recente gremita dal popolo leghista e del centrodestra, oggi 14 dicembre piazza San Giovanni a Roma vedrà riunirsi i militanti delle “sardine”. Si tratta del nuovo movimento politico trasversale anti salviniano, sorto dal basso, che sta disorientando i palazzi della politica. Soprattutto quelli del centrosinistra, spiazzati da un’iniziativa che solo in apparenza si richiama alla sinistra. Ma che intende non farsi incasellare e andare oltre.

La mossa di Giuseppe Conte

Si prevedono a San Giovanni almeno 100 mila persone. Ma probabilmente saranno di più. È già una prova di maturità per le Sardine. A un solo mese dall’improvviso apparire del movimento a Bologna, in funzione anti-Salvini alle regionali e per una politica senza odio fatta da persone competenti dei problemi. Il primo meeting nazionale del non-partito liquido è “una festa contro l’odio e per i valori antifascisti e costituzionali”, secondo gli organizzatori. Il premier Giuseppe Conte – al quale le sardine “fanno simpatia”, delle quali vede “la positività” – è pronto a incontrarle, se lo chiederanno. “Ma non per metterci il cappello sopra”, precisa.

L’incognita CasaPound

Oltre al numero, dopo l’ultima, affollatissima manifestazione di Torino, le incognite sono sulla presenza o meno dei neofascisti di CasaPound, che potrebbe cercare visibilità, sfruttando un’apparente apertura poi ritrattata del portavoce delle sardine romane, Stephen Ogongo. Gli organizzatori hanno chiesto a tutti di venire solo col il simbolo della sardina (una gigante è in preparazione). Un lungo happening dalle ore 15, nel nome dell’antirazzismo, dell’antifascismo e dell’antipopulismo. Oltreché dell’antisovranismo.

Mattia Santori alla prova del fuoco

Sarà la prima prova nel cuore politico del Paese anche per Mattia Santori, uno dei quattro creatori trentenni delle Sardine. Finora vero leader con le sue numerose apparizioni tv. Inseguito assieme al movimento da elogi, scetticismo ed endorsement di ogni tipo, ultimo quello di Patti Smith. “Le persone devono unirsi. Sardine, noi siamo con voi in spirito!”, ha detto in concerto la cantante iconica di altre generazioni.

Gli Stati Generali per decidere il futuro

Una novità, politica in senso ampio, che piace a tutti tranne a Matteo Salvini e Giorgia Meloni (perché anche in Forza Italia ci sono dei simpatizzanti). Ma che teme di essere strumentalizzata per scopi elettorali. Un movimento senza struttura dove possono crearsi cortocircuiti politici. Come quello dell’intervista di Ogongo, che ha provocato una tempesta sui social che ancora dura e una smentita ufficiale dei quattro di Bologna. Le Sardine si ritroveranno ancora a Roma domenica 15 dicembre per gli “Stati generali” del movimento. Costrette dal loro stesso successo a crescere in fretta e a decidere cosa fare del prossimo futuro.

Mattia Santori, trentenne bolognese, il leader carismatico delle sardine anti Salvini

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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