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Base Usa di Pearl Harbour, militare spara e uccide due civili. Poi si toglie la vita

Paura a Pearl Harbour, la storica base navale americana a 13 chilometri da Honolulu, nelle Hawaii. Si tratta di una struttura militare degli Stati Uniti, che ospita la flotta statunitense nel Pacifico. Nel primo pomeriggio di oggi 5 dicembre (ora locale) un militare ha aperto improvvisamente il fuoco. Lo sparatore ha ucciso due persone e ne ha ferita una terza. Poi si è tolto la vita sparandosi alla testa.

Giallo sull’accaduto

Si sa ancora poco della dinamica e del movente dell’episodio. Di certo cade tre giorni prima del 78° anniversario dell’attacco aereo giapponese alla base. Ossia quel 7 dicembre 1941 in cui morirono oltre 2.300 americani e che segnò l’ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale. Proprio in queste ore, come ogni anno, erano già in corso i preparativi per le celebrazioni che coinvolgono gran parte delle migliaia di militari e civili che operano e vivono nella base con le loro famiglie.

“Indossava la divisa…”

Secondo i testimoni, a sparare, nei pressi dell’ingresso sud dell’enorme area militare, è stata una persona che indossava la divisa della Us Navy, la marina militare statunitense. Una versione poi confermata dalle autorità militari che però non hanno ancora identificato l’uomo. Le due vittime e il ferito sono tre dipendenti civili del Dipartimento alla difesa. Nulla si sa per ora sulle loro generalità e se fossero persone legate all’uomo che ha sparato.

Panico fra i turisti

Il sito di Pearl Harbour è stato per quasi due ore in lockdown. Ogni accesso, e le vie di uscita, sono stati bloccati. Sul posto sono intervenuti centinaia tra vigili del fuoco, soccorritori e uomini della polizia militare e delle forze speciali. Momenti di terrore e di angoscia anche tra i tanti turisti in visita. La maggior parte di essi si trovava nell’area del Pearl Harbour National Monument. Le autorità hanno ordinato a tutti, al pari del personale della base, di mettersi immediatamente al riparo.

La Casa Bianca mobilitata

Il presidente americano Donald Trump, di ritorno in quelle ore a Washington da Londra dove ha partecipato al vertice dei leader della Nato, è stato immediatamente informato dell’accaduto. Il governatore delle Hawaii David Ige ha reso noto come la Casa Bianca ha offerto la sua assistenza attraverso le agenzie federali.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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