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Clima, salgono le temperature: Venezia rischia di scomparire sommersa dall’acqua

Dall’Ottocento è in corso ininterrottamente sul nostro pianeta il fenomeno dell’innalzamento delle temperature dell’aria e dei mari. Si discute ancora a chi vada ascritta la responsabilità. Tuttavia sono sempre meno i dubbi che siano in maniera preponderante le attività umane la causa fondamentale di tutto questo.

Le prime conseguenze sono lo scioglimento delle calotte polari e dei ghiacci continentali. Soprattutto le prime, in Groenlandia e in Antartide, hanno già provocato l’innalzamento globale del livello medio dei mari di circa 20 centimetri a partire dal 1880, sottolinea sul Corriere della Sera Paolo Virtuani. Alla fine del nostro secolo, fra ottant’anni, il livello dei mari, secondo le previsioni, potrebbe essersi alzato di un metro.

300 milioni di persone a rischio nel 2050

Il sito Climate Central, partendo da un recente studio pubblicato che ha evidenziato come nel 2050 saranno 300 milioni le persone che nel mondo vivranno in zone a rischio. E ha elaborato una mappa interattiva in cui si può osservare l’effetto del rialzo del livello dell’acqua e le sue conseguenze. La riporta online il Corriere della Sera.

Si parte dai limiti di temperatura da non oltrepassare indicati dall’Accordo di Parigi sul clima, adottato da 195 nazioni ma dal quale gli Stati Uniti guidati da Trump hanno appena detto di voler uscire. Tornando alla mappa di Climate Central, scrive Paolo Virtuani sul Corriere della Sera, si possono impostare parametri a seconda dell’aumento di temperature.

L’Italia sarà a forte rischio

L’Italia risulta uno dei Paesi più coinvolti in assoluto dagli effetti devastanti della crescita indiscriminata delle temperature. Secondo il Corriere della Sera, le aree più colpite sono tutta la fascia adriatica da Monfalcone a Cattolica, con Venezia al centro. La Serenissima finirebbe sott’acqua. Così il territorio adriatico, per decine di chilometri all’interno. E ci sarebbe il problema della salinizzazione delle falde acquifere. Sott’acqua andrebbero anche la Versilia e la costa toscana da Carrara a Pisa, Grosseto e Orbetello, la costa laziale da Civitavecchia ad Anzio, la pianura Pontina tra Terracina a Sezze, la piana intorno a Caserta, in Sardegna le bonifiche di Oristano e gli stagni presso Cagliari, in Puglia l’area a sud di Manfredonia.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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