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Bologna, i contestati tortellini “dell’accoglienza ” al pollo? Ai bolognesi sono piaciuti…

Hanno fatto discutere. E hanno suscitato polemiche per le quali sono scesi in campo i big della politica vecchia e nuova. Da Salvini a Prodi. Alla fine, i controversi “tortellini dell’accoglienza” hanno avuto successo alla festa in onore di San Petronio, a Bologna, il 4 ottobre. Si tratta in pratica di una piccola partita di tortellini cucinati col pollo per rispetto ai musulmani che non mangiano il maiale. Fra quintali di tortellini cucinati come sempre in base alla ricetta tradizionale e distribuiti a tutti per la festa.

Intervistate dalla trasmissione Stasera Italia, alcune signore addette alla cucina delle celebrazioni petroniane hanno confermato il successo dei tortellini al pollo. E hanno specificato che a comprarli “sono stati soprattutto bolognesi, spinti dalla curiosità. Di musulmani ce ne saranno stati due o tre”.                        

Sempre dalla festa, un ragazzo musulmano residente a Bologna da quattro anni, dice di apprezzare molto questa variante. Anzi la preferisce alla ricetta tradizionale. “Penso che le cose miste siano più buone”, aggiunge in merito alle polemiche dietro questa nuova ricetta. “Quando mangi questo piatto, ti ritrovi a casa mia. Mi ricorda molto un piatto della Guinea, solo un po’ meno piccante”.

Il ragazzo spiega poi di avere un permesso di soggiorno e un contratto a tempo indeterminato in una ditta che produce etichette elettroniche per grosse società. Inoltre frequenta una scuola serale per ottenere il diploma di maturità. “Bologna è una città molto accogliente. Cerca sempre di prendere dalle altre culture e metterle insieme. Questo tortellino lo dimostra”.

Dal canto suo Papa Francesco ha nominato cardinale il 5 ottobre l’arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi. Il quale ha replicato, attraverso una nota dell’arcidiocesi, alle polemiche sul tortellino al pollo. Sì, perché, soprattutto dal centrodestra sono piovute sul prelato e sulla scelta del comitato per la festa accuse di “distruzione della nostra storia”. In sostanza quasi di una profanazione gastronomica nazionale che, nel segno dell’accoglienza agli immigrati, in realtà non farebbe altro che annichilire le tradizioni italiane.

“L’Arcidiocesi di Bologna informa che l’Arcivescovo Matteo Zuppi – è scritto nella nota – ha appreso la notizia del tortellino con carne di pollo dai media. Era all’oscuro dell’iniziativa del Comitato cittadino per le manifestazioni petroniane. Il Comitato ha previsto che accanto ai quintali di tortellini conformi alla ricetta depositata, siano preparati anche pochi chilogrammi senza maiale per chi non può mangiarne per diversi motivi”. Insomma: tanto rumore per nulla.

L’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, a Roma. Il Papa lo ha nominato cardinale

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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