NewsPrimo piano

Terrore a Milano, ferisce alla gola un militare al grido di “Allah akbar”

Ferito alla gola e alla schiena con un paio di forbici. Questa la brutta avventura che un militare di 34 anni, caporalmaggiore dell’Esercito, ha dovuto subire oggi 17 settembre a Milano. Non è comunque, per fortuna, in pericolo di vita.

Il 34enne è stato ferito in piazza Duca d’Aosta. Il militare, cosciente, è stato trasportato in codice verde all’ospedale Fatenebefratelli per le cure del caso. L’aggressore è stato fermato. Si tratta di un cittadino straniero non ancora compiutamente identificato, riferisce online Il Giorno, ma probabilmente abituale frequentatore della zona della stazione Centrale.

L’uomo è stato subito bloccato dai carabinieri, in zona per un’attività di controllo del territorio. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti delle volanti della polizia. L’aggressore avrebbe urlato “Allah akbar” mentre i carabinieri del Reggimento Lombardia lo stavano immobilizzando. Ora sul caso indagano i militari della Compagnia Duomo e del Nucleo informativo. Gli investigatori stanno cercando di capire se si tratti di uno squilibrato o di un radicalizzato che abbia agito con finalità terroristiche.

Non è la prima volta che le forze dell’ordine vengono aggredite e accoltellate in Stazione Centrale a Milano. Come ricorda Milano Today, il 18 maggio del 2017 Ismail Tommaso Hosni aggredì con un coltello due militari e un agente della polizia ferroviaria. Gli avevano chiesto i documenti.

Hosni è attualmente detenuto. Dopo essere stato condannato a 7 anni nel primo grado di giudizio (al netto dello sconto di un terzo della pena previsto per la scelta del rito abbreviato), in appello si è visto ridurre la pena a 5 anni e 8 mesi di carcere.

La perizia psichiatrica disposta dal giudice del processo di primo grado aveva accertato il suo “vizio parziale di mente”. In sostanza, al momento di aggredire i tre componenti della pattuglia mista che lo avevano fermato per un controllo di documenti, la sua capacità di intendere e di volere “era gravemente scemata”.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio