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“Saviano e Zerocalcare censurati”: bufera politica all’Aquila

Un durissimo botta e risposta è andato in scena al Festival degli Incontri all’Aquila. Si è svolto tra Silvia Barbagallo, direttrice della rassegna culturale, e il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi. Il motivo dello scontro è la presenza in cartellone dello scrittore Roberto Saviano e del fumettista Zerocalcare.

Il Festival degli Incontri è fra gli eventi finanziati dal Mibac, il ministero dei Beni culturali, per il decennale dalla nascita ed è gestito dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese.

Il sindaco Biondi ha l’intenzione di condizionare il supporto operativo del Comune proponendo l’esclusione di alcuni ospiti a lui sgraditi. Fra questi Roberto Saviano e Zerocalcare – dice la Barbagallo -. Chiede un bilanciamento politico del programma, con nomi a lui graditi. Questa è una censura politica sugli indirizzi culturali. Segno di una visione autoritaria del rapporto tra politica e cultura”.

I soldi per il decennale li gestisce il Comune, che li eroga all’Istituzione, il programma deve essere concordato con il Comune – ribatte Biondi -. Barbagallo poi al momento non la conosco. Venga e ragioni su un calendario plurale e inclusivo”. Ma è vero che non vuole Saviano? “Si confronti: se vuole che il Comune eroghi i fondi, mi venga a trovare”.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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