L’Italia si trova dai giorni di Ferragosto di fronte alla crisi di governo più incredibile degli ultimi anni. Oggi 20 agosto, alle 15, ci saranno le comunicazioni del premier, Giuseppe Conte, in Aula, al Senato.
MOZIONE DI SFIDUCIA
Comunicazioni sulle quali possono essere presentate risoluzioni da parte dei gruppi parlamentari. Secondo gli analisti dei principali mass media sarà oggi la giornata decisiva per le sorti del Governo a maggioranza M5S-Lega. Sia che Matteo Salvini e i suoi uomini presentino una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio, sia che non la presentino.
GLI SCENARI POSSIBILI
Che cosa può succede in pratica? Giuseppe Conte potrebbe aspettare il voto in Aula e poi dimettersi. Ma potrebbe anche, una volta finite le comunicazioni, decidere di salire direttamente al Quirinale e presentare le dimissioni al presidente della Repubblica. A prescindere da un verdetto esplicito del Senato. Se nessun partito chiedesse il voto dell’emiciclo – e se il premier non si dimettesse davanti al presidente – il calendario prevede che Conte sia alla Camera domani. Alle 11.30 del 21 agosto ripeterebbe le comunicazioni fatte al Senato.
IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI
Quella in corso resta in ogni caso una settimana politicamente molto calda. Giovedì 22 sempre a Montecitorio è stata calendarizzata l’ultima lettura del disegno di legge di riforma costituzionale per il taglio del numero dei parlamentari. Dalla prossima legislatura ci sarebbero 400 deputati e 200 senatori. Ma non è detto che, a crisi in corso, la riforma venga approvata.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Qualora il capo del governo rimettesse il mandato, entrerebbe in gioco Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato avvierebbe le consultazioni per verificare se esiste un’altra maggioranza in Parlamento che possa sorreggere un esecutivo. In caso contrario, il presidente procederebbe allo scioglimento delle Camere e sarebbero indette le elezioni. Lo scioglimento potrebbe arrivare il 26 o il 27 agosto. A quel punto il ritorno alle urne per gli italiani deve avvenire tra i 45 e i 70 giorni dopo lo scioglimento del Parlamento: prima data utile il 27 ottobre.
VOTO A FINE ANNO?
In caso di voto in autunno, il momento sarebbe molto complesso. Perché segnato dalle scadenze della manovra di bilancio. Il 27 settembre è il termine per presentare la nota di aggiornamento al Def, il 15 ottobre c’è l’invio del documento programmatico di bilancio all’Ue. Pochi giorni dopo, il 20, la bozza di legge di Bilancio deve arrivare in Parlamento per l’esame che deve concludersi entro il 31 dicembre. L’alternativa? L’esercizio provvisorio con chiari paletti e vincoli di spesa.
Photo credits: Twitter
Con l’arrivo di ondate di caldo estivo sempre più intense, è fondamentale adottare strategie corrette…
Dopo anni di indiscrezioni e speculazioni che hanno alimentato i tabloid britannici e i corridoi…
E’ giunto alla sua seconda edizione, l’evento “Nutriti d’Italia”, promosso dalla Pentella Brand con il…
In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, domani 29 aprile 2025, l’Istituto Isis…
Più di 350 persone per la serata-evento a Villa Minieri a Nola organizzata da Caporaso,…
Continuano le puntate de La Promessa, e in rete stanno già circolando le prime anticipazioni…
Leave a Comment