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Crisi di governo, Pd spaccato tra Renzi e Zingaretti. Salvini pronto all’alleanza con Berlusconi

Lo strappo all’interno del Partito Democratico sembra ormai inevitabile. Da una parte Matteo Renzi, dall’altra il segretario dem Nicola Zingaretti. Il primo vorrebbe un governo di transizione, il secondo si è invece detto contrario a un esecutivo condiviso con i 5 stelle che copra almeno la manovra economica. Un’ipotesi, questa, che ha messo in allarme l’ex presidente del Consiglio, spingendolo addirittura a pensare alla creazione di un nuovo partito. Troppo presto ancora per parlare dell’ennesima scissione all’interno del centro-sinistra, ma il clima che si respira non è sicuramente dei migliori.

A breve Renzi potrebbe chiedere una riunione della direzione del partito per sondare gli animi e capire l’orientamento prevalente. Il senatore, che in passato si era detto contrario a un governo con i 5 stelle, oggi potrebbe tornare sui suoi passi. Zingaretti, invece, sarebbe fermo nell’idea di affidarsi alle decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sempre cercando di tenere unito il partito. Due posizioni al momento inconciliabili, che potrebbero presto arrivare all’aperto scontro.

Matteo Salvini: “Pronto a patto con Berlusconi e Meloni”

Matteo Salvini nelle prossime ore incontrerà Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni: “Parleremo sia di elezioni regionali che di quelle Politiche e proporrò un patto, l’Italia del sì contro l’Italia del no”, ha dichiarato il ministro dell’Interno in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Giornale”. Al momento, dunque, le porte per l’ex presidente del Consiglio sarebbero aperte: “Io non escludo nessuno, questo non è il momento di escludere ma di includere il più possibile. Penso anche ai governatori e ai tanti grillini positivi che abbiamo conosciuto. Non tutti i Cinque stelle sono come Fico o Di Battista”, ha aggiunto. Poi ha sottolineato quali sono le condizioni per far parte di questa alleanza: “Non chi è disponibile ad andare anche con Renzi, non chi mi ha insultato per mesi. Per il resto stendiamo un programma e presentiamoci uniti agli elettori”.

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